Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 42

L’avvocato Attilio Cecchini (foto Renato Vitturini)

42. LE PICCONATE DELLA DIFESA – 23. 11. 1991
Dopo quanto s’è sentito ieri nell’aula della Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila, in quel “cimitero” che è diventato Ridotti di Balsorano ora ci sono quattro croci. Una croce sulla piccola Cristina, la “Biancaneve” di 7 anni uccisa prima che potesse scoprire la vita; una croce su Michele Perruzza, il muratore condannato all’ergastolo il cui nome è già diventato per molti il sinonimo dell’”orco libidinoso”; una croce sul figlio tredicenne del muratore che comunque andranno le cose resterà sempre sospettato di essere il vero omicida ed una croce su un « sistema» che, pur vicinissimo alla soluzione, non riesce a sgomberare il campo dai dubbi. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 41

Michele Perruzza

41. LA SCENA E’ LA STESSA MA L’ATMOSFERA NON E’ PIU QUELLA – 21. 11. 1991
L’aula è la stessa, ma l’atmosfera appare cambiata rispetto al processo di primo grado del marzo scorso. Capelli tagliati e ben rasato, Perruzza s’è presentato in giacca e cravatta.
Oltretutto il muratore ha potuto assistere alla seconda parte dell’udienza di ieri, nel pomeriggio, seduto accanto ai suoi avvocati, cioè fuori dalla gabbia e senza manette. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 40

Gli avvocati di Michele Perruzza esaminano, in aula, la pietra sequestrata con la quale il muratore avrebbe ucciso la nipotina di 7 anni

40. DIFESA GIA’ DISARMATA? – 21. 11. 1991
«Papà quando torni a casa?». Alla domanda del suo figliolo più piccolo di 8 anni (l’età di Cristina) che lunedì sera è andato a trovarlo in carcere insieme con la madre, Michele Perruzza in lacrime ha risposto: «Devo stare qui ancora un po’ di giorni». Lunedì sera, alla vigilia del processo di secondo grado davanti alla Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila, la speranza del muratore di Balsorano accusato di aver ammazzato la nipotina, era ancora viva.
Ma quella speranza è apparsa subito fortemente compressa dalla prima, intensa, giornata di ieri del processo d’appello. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 39

Il magistrato Bruno Tarquini, scomparso nel gennaio del 2019

39. TRA L’ERGASTOLO E LA SPERANZA – 20. 11. 1991
Da una parte la condanna all’ergastolo inflitta nel nome del popolo italiano: dall’altra una rinnovata agguerrita difesa che propone l’ “azzeramento”: collaudo complesso per il processo d’Assise di secondo grado che è ancora “in rodaggio” perché sotto il vigore del nuovo codice sono stati celebrati finora pochissimi processi d’Appello.
Non solo.
Da una parte una famiglia distrutta nel tentativo di difendersi pur avendo certamente in casa l’omicida; dall’altra una famiglia distrutta per aver perduto una bambina di appena 7 anni che pretende giustizia; in mezzo feroci polemiche per gli errori, voluti e non, che hanno lasciato parecchie zone d’ombra. Un arduo compito attende i giudici della Corte d’Assise d’Appello chiamati a riesaminare il delitto di Balsorano. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 38

Giuseppe Capoccitti, padre di Cristina, durante un’udienza del processo

38. «DIMENTICARE E’ IMPOSSIBILE, TANTOMENO PERDONARE» – 19. 11. 1991
«E va bene… Va bene, accetto di parlare con lei. Ma per favore non venga a casa mia. Non abbiamo mai ricevuto giornalisti nella nostra nuova casa di Avezzano e non faccio eccezioni».
Dopo tante insistenze, alla fine Giuseppe Capoccitti s’è lasciato convincere a fare quattro chiacchiere col cronista alla vigilia del processo di secondo grado. Era contrario, restio, non voleva: «Non ho bisogno di pubblicità – dice -, né di recitare per forza il ruolo strappalacrime del padre della piccola Cristina, né di fare il protagonista a tutti i costi. Cosa vuole che possa dire il padre di una bellissima bambina che non c’è più perché è stata assassinata? Me lo dica lei: cosa posso dire?». …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 37

Le scritte contro Michele Perruzza e sua moglie al lavatoio pubblico di Case Castella

37. NEPPURE IL PARROCO DON MARIO VUOLE PERDONARE – 17. 11. 1991
Mancano tre giorni al processo d’appello a Michele Perruzza. L’atmosfera è già incandescente anche perché è stata surriscaldata da un’estate di polemiche avviate in particolare dalla pubblicazione di un libro-inchiesta sul delitto che ha innescato l’intervento dell’Avi (Associazione vittime dell’ingiustizia).
Tale associazione ha avanzato notevoli perplessità sull’operato della magistratura nel caso di Balsorano presentando anche una dettagliata interrogazione parlamentare al Ministro di Grazia e giustizia (rimasta senza risposta). …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 36

Michele Perruzza con i suoi avvocati Antonio De Vita (di spalle) e Attilio Maria Cecchini

36. «QUEL PROCESSO E’ NULLO» – 21. 5. 1991
Se si vuol provare a cancellare i dubbi e gli scrupoli che il processo per l’omicidio di Balsorano non è riuscito a fugare, occorre ricominciare da capo.
O quantomeno occorre guardare la vicenda processuale da un’altra prospettiva, senza paraocchi di sorta, al fine di analizzare la sola alternativa possibile, quella del figlio tredicenne, a Michele Perruzza condannato all’ergastolo.
E’ questa la sintesi delle 26 pagine dei “motivi d’appello” depositati ieri in cancelleria dai due nuovi avvocati di Perruzza (ad Antonio De Vita s’è aggiunto il penalista aquilano Attilio Cecchini). …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 35

L’avvocato Antonio De Vita. del foro di Roma, scomparso nel maggio del 2014 a 83 anni

35. MICHELE PERRUZZA CAMBIA DIFENSORE- 15. 4. 1991
Leonardo Casciere e Domenico Buccini non sono più i difensori di Michele Perruzza. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, dopo che l’8 aprile scorso è stata depositata la sentenza con la quale la Corte d’Assise dell’Aquila ha condannato all’ergastolo Michele Perruzza. Maria Giuseppa Capoccitti, moglie di Michele Perruzza, ha testualmente dichiarato di aver eseguito puntualmente quello che le ha chiesto, dal carcere, suo marito. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 34

Michele Perruzza duranre il processo di primo grado davanti alla Corte d’Assise dell’Aquila, nel marzo del 1991

34. LA SENTENZA: DAL DNA LA PROVA DELL’ERGASTOLO – 12. 4. 1991
Il test sul Dna è stata la prova “regina” nel processo di primo grado per l’”omicidio di Balsorano”. Le analisi di laboratorio sulle tracce di sangue e su alcuni capelli sono state infatti decisive per giustificare la condanna all’ergastolo di Michele Perruzza.
Sono queste le “motivazioni” della sentenza di condanna al carcere a vita, emessa il 15 marzo scorso dalla Corte d’Assise dell’Aquila. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 33

Case Castella, borgo di Ridotti, frazione di Balsorano (AQ)

33. FESTA PER UN ERGASTOLO – 18. 3. 1991
Se l’ergastolo sostituisce la pena di morte, la lama della ghigliottina sul collo di Michele Perruzza l’ha fatta scendere l’applauso che, venerdì mattina nell’aula della Corte d’Assise dell’Aquila, ha salutato la sua condanna.
Anzi, la leva della sedia elettrica è stata abbassata nella serata di venerdì a Case Castella, quando il borgo ha festeggiato con mortaretti e qualche fuoco d’artificio la condanna a morte del “mostro di Balsorano”. …

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