Morto Ennio Ponzi, bandiera dell’Aquila Rugby e della Nazionale

Il mio ricordo oggi sul Messaggero di Ennio Ponzi:

https://www.ilmessaggero.it/abruzzo/ennio_ponzi_rugby_rugby_l_aquila_morto-7312428.html?refresh_ce

«Ennio Ponzi, studente in Medicina». Tutti ricordano la martellante insistenza con cui il telecronista Paolo Rosi, “The Voice”, sottolineava con questa piccola frase ogni sua azione, sempre precisa, ogni calcio piazzato, sempre centrato, di Ennio Ponzi, mediano di apertura della mitica L’Aquila Rugby e della Nazionale anni ‘70. La sua precisione nei calci “piazzati” nell’acca lo aveva fatto diventare un mito, tanto che per anni, se a qualche aquilano chiedevi: «Che piazza è questa?», era automatica la risposta: «Piazza Ponzi!»
Ponzi se ne è andato ieri sera, a 72 anni, compiuti il 15 marzo scorso. Con ogni probabilità il cuore non ha retto alla lotta con cui sta reagendo, al solito come un leone, alla malattia che lo aveva attaccato. Eppure una settimana fa era a cena con gli amici…
Ebbene, gli anni dello studente in Medicina erano passati e Ponzi, oltre che una bandiera dell’Aquila Rugby, è diventato anche un affermato professionista, conosciuto e stimato da tutti. E’ stato allievo di Luigi Romanini, come gli ortopedici Vittorio Calvisi e Gianfranco Properzi.
Sul campo, poi, ha segnato un’epoca sia in neroverde che in azzurro: classe e carisma le sue caratteristiche. Fuori dal campo un “ciclone” di simpatia e vitalità. Nato e cresciuto all’Aquila, si formò rugbysticamente nella società del capoluogo abruzzese, nella quale militò a lungo e con la quale ebbe tutta la sua carriera internazionale. Ha esordito in neroverde, all’età di 18 anni e 9 mesi, sotto la guida di Sergio Del Grande il 21 dicembre 1969 nella partita Fiamme Oro Padova-L’Aquila 3-3. Con L’Aquila ha disputato 193 incontri realizzando 1.121 punti frutto di 27 mete, 178 calci piazzati, 9 drop e 226 trasformazioni. Mediano d’apertura, ha vinto con L’Aquila due scudetti consecutivi nel 1981 e nel 1982, e ha disputato 20 incontri in Nazionale italiana, per lo più in Coppa delle Nazioni/Coppa Fira, ma nel curriculum internazionale figurano anche due incontri di rilievo contro un XV dell’Australia (che non concesse il cap), uno nel 1973 e l’altro, sotto la gestione di Roy Bish, a Milano nel 1976, in entrambi dei quali Ponzi segnò 11 punti. Con 133 punti totali segnati in Nazionale Ponzi è ai primissimi posti tra i marcatori internazionali azzurri. Terminò la carriera al Rugby Roma nel 1986; in Serie A vanta 1.423 punti totali.
Lascia la moglie Donatella e il figlio Alessio, giocatore dell’Avezzano Rugby in serie A.
Angelo De Nicola
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In ricordo di Giacomo D’Angelo

Con lui la presentazione, quasi venti anni fa, del mio libro “Da Tragnone a Fidel Castro” (8 agosto 2004: nella foto da sinistra, con l’autore, il sindaco di Calascio Corrado Mongelli e il saggista Giacomo D’Angelo, da destra Antonio Matarelli e l’editore Edoardo Caroccia ) nella sua Calascio.
Sua una strepitosa recensione di quel volume sulla “Rivista Abruzzese”, Anno LVII- 2004- N.4 Ottobre-Dicembre:
clicca qui:
https://www.angelodenicola.it/libri/tragnone/recensioni-rivista_abruzzese.htm

Nasce l’Associazione del Quarto di San Pietro

Che onore e piacere partecipare alla presentazione ufficiale dell’Associazione del Quarto di San Pietro. Peraltro ricevendo anche le chiavi di “quatrano” a sottolineare, orgogliosamente, la mia origine “sampietrina” ma anche a formalizzare il mio impegno per questa giusta causa civica.
Nel mio intervento, ho chiesto a Valentina Panzanaro di leggere un mio articolo (“Quanto era bella piazza San Pietro”) del luglio 2010, altri tempi ma mica tanto… (chi volesse rileggerlo lo trova qui:
https://www.angelodenicola.it/…/2010_ilcapoluogo.htm

“Sant’Agnese”, l’evento conclusivo a Tagliacozzo

“Sant’Agnese: L’Aquila apre, Tagliacozzo chiude”. Con questo slogan ardito (ai tagliacozzani non manca certo il coraggio…) si è tenuta nella serata di sabato 18 marzo 2023 un’agape agnesina nell’elegante locale “Ada Nurzia”, in piazza dell’Obelisco, gestito dall’aquilano Marco Gialloreti che ha scelto di “emigrare” qui, dopo il sisma del 6 aprile 2009, per gestire il frequentato pub.
Gialloreti ha così promosso (con la consorte Eleonora e i due ragazzi Francesca Romana e Enrichetto) nel locale che evoca nel nome i fasti della sua celebre e nobile famiglia di imprenditori dell’omonimo Torrone, una serata assai frizzante insieme agli amici Mattia Ravioli e Francesca Rosa di “Civico 2 Sfiziosità Gourmet”, in cui si è riunita la insigne e veneranda locale “Confraternita de’ j’ósso”, sotto le insegne dell’ecc.mo “Gran Maestro” Fabrizio Nanni Venturini. Ospite d’onore il popolare artista Mimmo Locasciulli col suo noto vino. Ospite, quale massima autorità agnesina, “S.E.” Angelo De Nicola, presidente dell’Associazione culturale “Confraternita dei ‘devoti’ di Sant’Agnese”, quella che promuove all’Aquila il “Festival della Maldicenza, ovvero un evento culturale nato per esaltare il popolare e antico “rito agnesino” del 21 gennaio.
Alla serata, oltre alle “autorità” agnesine aquilane invitate tipo “osservatori Onu”, ha presenziato, con interventi degni della miglior agnesinità, il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio (era inviato anche il primo cittadino aquilano, Pierluigi Biondi). «Si è finalmente conclusa l’adesione del sodalizio tagliacozzese con quello aquilano nel segno della “maldicenza”- ha detto Giovagnorio-. Naturalmente la “maldicenza” nella accezione di critica sincera e costruttiva così come nella tradizione, tutta aquilana, di “Sant’Agnese”. Un modo di vivere l’antico costume cittadino di parlare liberamente, coraggiosamente e francamente di tutto e di tutti, appunto nel giorno di Sant’Agnese. Si “dice il male”, non “si dice male”, in un clima di satira mordace mai pettegola, mai diffamatrice, mai calunniatrice. Cresce quindi- ha concluso il sindaco- il nostro affetto e il nostro comune sentire con la città capoluogo di Regione e con tutti gli amici aquilani in attesa di averli tutti ospiti. “…a Tagliacozzo coi treni popolari” grazie alla linea ferroviaria che Biondi presto realizzerà spianando i monti e colmando le valli che ci separano!».

Mimmo Locasciulli show

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