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"Pane e Frittata": Fotofinish 19-1-1992

Rubrica di satira sportiva di Tom Maso



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Un noto commentatore cittadino (uno di quelli che ha la tessera da socio) ha definito Tom Maso uno "sfascista". Evidentemente oggi si chiama sfascismo far rilevare ad una gloriosa Società come L'Aquila Rugby che sta perdendo quella qualità che tutti le invidiavano: la signorilità. Quella signorìlità che ha sempre caratterizzato L'Aquila Rugby anche quando sarebbe stato il caso di sputare in faccia a chi accoglieva i neroverdi con vergognosi cartelli ("Terroni, tornate in Africa"). Quella signorilità che il presidente Alberone aveva sempre incarnato. L'aver cacciato a malo modo due allenatori negli anni passati ed uno straniero quest'anno e l'aver visti un tecnico ed uno straniero tra le lacrime abbracciati e salutati da tutti i giocatori e dal pubblico non hanno fatto bene all'immagine dell'Aquila Rugby.

"Signori sì, ma fessi no", avrà detto Alberone nel tentativo di recuperare ormai sull'orlo del baratro. Ma perché bisogna sempre recuperare? Perché non si programmano le scelte? Perché si ingaggia un estremo straniero senza avere la certezza che quello già ottimo che abbiamo lo venderemo per salvare il bilancio? E' vero che c'è un campionato ancora da combattere. Ma per il prossimo anno c'è tutto il tempo, partendo da oggi, per programmare. Per tornare ad essere dei signori in campo e fuori. Tommà, fa ve-ramente, ma veramente veramente quaccheccosa.