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Di Pietro e Celestino V, "Sfida" su Etica e Politica

La Maschera di Celestino
da Il Centro, 5 dicembre 2005


CASTEL DI SANGRO - Gremito il teatro Tosti per accogliere l’onorevole Antonio Di Pietro. L'incontro, organizzato dalla Studio News di Pescasseroli, ha visto sul palco, oltre all'ex Pm, il presidente dell’Ordine dei giornalisti d'Abruzzo Stefano Pallotta, il presidente del Pnalm Aldo Di Benedetto, lo storico Antonio Grano e il giornalista Angelo De Nicola, autore del libro ”La maschera di Celestino”.

La serata, allietata dalle musiche di Gianni Rocci e del coro di Pescasseroli ”Decima Sinfonia” diretto dal maestro Gentile, ha tentato di illustrare alcune similitudini tra Antonio Di Pietro e la figura di Papa Celestino V.

«Fare paragoni- ha esordito Stefano Pallotta- è compito arduo. La prima differenza e che Di Pietro non ha scelto l'eremo ma di entrare in politica. Sarebbe interessante, poi, proporre Celestino V come santo protettore dei politici. Il suo messaggio sarebbe un ottimo vaccino contro la tentazione del potere».

Di Pietro ha colto in pieno il carattere provocatorio dell'incontro. «Sarebbe blasfemo paragonarmi a un Papa- ha detto l'ex giudice- ma è l'occasione per ragionare sui fatti di oggi servendosi, magri, del grande messaggio che Celestino V ci ha lasciato. Per quanto riguarda le mie dimissioni da pubblico ministero, io ho dovuto farlo. Avevo ottime ragioni. Prima fra tutte, il rispetto di me stesso e della legge».

Per Antonio Grano, «Di Pietro e Celestino V, con i loro rifiuti del potete, hanno sollevato la questione morale. Nel calderone scoperchiato dal papa si sono trovati corruzione e malaffare, quello scoperto da Di Pietro sarà la storia ad illustrarlo».
Angelantonio Biasella




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