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TRADIZIONALE INTERVISTA "AL CAMINETTO" AL SINDACO



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"Molto abbiamo fatto ma molto c'è ancora da fare per rendere grande questa nostra amata città: ci dobbiamo rimboccare le maniche. A cominciare da me, certo, che spesso sono costretto ad alzare i toni. Ma è Natale, voglio stare in santa pace con tutti, anche con chi ho attaccato veementemente in passato ma soltanto per dare una scossa, per invertire da un lato quella tendenza tutta aquilana al pessimismo e dall'altro quella caduta di considerazione nei confronti del capoluogo. Penso che questo sindaco e la sua coalizione stanno vincendo la sfida di far nascere un nuovo cittadino. Ci riusciremo".

È un sindaco tutto natalizio il Biagio Tempesta che incontra il Messaggero per l'ormai tradizionale intervista "al caminetto" per tracciare un bilancio di fine anno.

Domanda: Che anno è stato, sindaco?
Risposta. "Un anno decisamente buono vista la travolgente vittoria del maggio scorso, al primo turno. Come mai? Una certificazione, evidentemente, del lavoro fatto nella legislatura precedente soprattutto del nuovo modo di gestire la città con poca politica e tanta buona amministrazione. La testimonianza più evidente è l'aver sbloccato quelle opere incompiute, dalla piscina al megaparcheggio, dalle case popolari di San Gregorio all'ex Onpi. Erano bloccate da oltre quattro legislature e nell'arco di soli quattro anni siamo riusciti a superare le difficoltà. E non è finita".

D.: Non è finita?
R.: "Sì, è pronto l'accordo di programma per il campo da golf a Preturo che non va visto solo come una pura attività ludica ma anche per le sue interazioni: fanno infatti parte dell'accordo l'area archeologica e l'aeroporto; è in dirittura d'arrivo il protocollo d'intesa con Asl e Università per il vecchio San Salvatore; si sta ristrutturando l'ex Reggia Angioina di San Domenico che non sarà venduta; metteremo presto mano all'ex Liceo Scientifico a Santa Maria di Farfa; a febbraio partiranno i lavori per la metropolitana di superfice; sono pronte le nuove piazze di Gignano, San Giacomo e Sant'Elia. La città sta crescendo: basta soffermarsi sullo spettacolo che offriamo all'uscita della galleria autostradale di S.Rocco".

D.: Tanto cresciuta che il traffico è scoppiato?
R.: "Una macchina per ogni cittadino, oltre ad essere un confortante indicatore economico di relativo benessere, è un problema. Con il nuovo Prg vogliamo ridisegnare la città, studiare una sorta di Sdo o raccordo anulare che eviti di ingolfare il centro come inevitabilmente accade ora".

D.: Il nuovo Prg sarà il principale obiettivo della sua seconda legislatura?
R.: "Non potrebbe essere diversamente. Magari con un contributo anche dell'opposizione che vedo invece impegnata a comporsi e ricomporsi in Ulivo, Ds-Cgil, Ds-Democratici, Margherita e quant'altro. Sono sempre convinto che si vince tutti insieme".

D.: Dall'altro lato, il problema occupazionale è quello in cima all'agenda...
R.: "Fatta la premessa che il sindaco è con i lavoratori per salvare tutto il salvabile, sul Polo elettronico sono stati commessi in passato troppi errori soprattutto da parte di sindacalisti e politici. Ricordo ancora chi salutò l'arrivo di Flextronics prima e Lares Tecno poi come la soluzione di quello che, invece, era già un cancro in stato avanzato. A contrappeso di questa crisi, però, c'è il fatto che non ci sono più lotti disponibili nel Nucleo visto l'insediamento di aziende che porteranno oltre 600 posti di lavoro. Stanno, poi, per arrivare 700 militari alla caserma "Rossi", ovvero settecento stipendi e settecento famiglie. E poi c'è la nostra miniera d'oro".

D.: Miniera?
R.: "Sì, l'Università che segnala una crescita di iscritti entusiasmante. Università, cultura, turismo: questa la ricetta vincente per una grande L'Aquila".

D.: Feste in casa?
R.: "A Capodanno farò il mio solito giro per le case di amici e nelle discoteche cittadine frequentate da tanti bravi aquilani, di ogni età. Auguri a tutti gli aquilani".