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IL SOTTOSEGRETARIO DELL'ELCE PRECIPITA CON L'ELICOTTERO



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dal nostro inviato - AOSTA - "Su quel maledetto sedile dovevo esserci io". L'onorevole Mario Pescante, davanti al pronto soccorso dell'ospedale di Aosta, è disperato. "E' uno della mia terra -dice, visibilmente sotto shock- Giovanni è un abruzzese, uno tosto, ce la farà". Se Giovanni Dell'Elce, pescarese, deputato di Chieti e sottosegretario alle Attività produttive, uscirà indenne da un incidente davvero incredibile, lo diranno le prossime quarantott'ore. Più del direttore sanitario dell'ospedale di Aosta, Massimo Pesenti, che ha diramato un laconico bollettino sanitario ("L'onorevole Dell'Elce è sotto osservazione, lo trasferiamo per precauzione al Cto di Torino"), valgono le parole del ministro dell'Interno, Scajola. "Non ti preoccupare, Susanna -ha detto il ministro alla moglie di Dell'Elce- Giovanni è vivo e questa, al momento, è la cosa fondamentale. E poi la Tac ha escluso fratture craniche. Ce la farà, ce la farà". "Ditemi che è solo addormentato", ha soltanto avuto la forza di dire la signora Susanna, precipitatasi all'ospedale dopo l'incidente.

Dell'Elce, a quanto si è riusciti a stabilire, è in coma farmacologico per un trauma cranico grave. Non sarebbe in pericolo di vita, anche se su questo punto il direttore sanitario ha preferito non rispondere. L'incidente, d'altra parte, è stato terribile, come hanno raccontato gli onorevoli Tajani e lo stesso Pescante. "Il posto accanto al pilota -racconta ancora Pescante al Messaggero- era stato riservato a me. Ma, un po' per farmi stare più comodo visto che ho le gambe lunghe, un po' perché voleva godersi la vista eccezionale che si incontra sorvolando Courmayeur ai piedi del maestoso Monte Bianco, Giovanni si è seduto davanti: io, Tajani e Vegas ci siamo accomodati dietro. Noi tre, dopo l'atterraggio, siamo scesi tranquillamente sul piazzale del palaghiaccio di Courmayeur. A quel punto doveva scendere soltanto Giovanni. Intanto il pilota era sceso per aiutare noi. All'improvviso l'elicottero si è alzato e, come impazzito, ha fatto una ventina di metri, agitandosi di qua e di là, poi è precipitato di muso. E Giovanni era lì dentro".

Pescante è atterrito. Come lui tutti gli altri esponenti di Forza Italia che si sono precipitati all'ospedale del capoluogo della Valle d'Aosta. Dal presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, a tanti altri parlamentari. E' arrivato anche il presidente del Consiglio regionale abruzzese, Giuseppe Tagliente: "Sono sbalordito. Ditemi qualcosa voi", dice infilandosi nel pronto soccorso e facendosi largo tra poliziotti e carabinieri. Anche Tagliente, come altri esponenti politici, in questi giorni è a Courmayeur (che dista 25 chilometri da Aosta): la bella stazione invernale è vestita d'azzurro per i campionati di sci di Forza Italia. Un appuntamento, giunto al quarto anno, che attrae oltre diecimila persone in tre giorni. Basti pensare che cinquecento (tra cui alcuni campioni) sono gli iscritti alla gara di slalom gigante che, come ha annunciato ieri sera il ministro Scajola davanti all'ospedale, è stata sospesa.

Proprio ad una manifestazione collaterale (un convegno sull'Europa) presso il palaghiaccio della cittadina turistica, dovevano partecipare Dell'Elce e gli altri suoi tre colleghi parlamentari. Il destino ha giocato un brutto scherzo al sottosegretario abruzzese. Davanti all'ospedale, anche dopo il trasferimento a Torino di Dell'Elce, una gran folla ha sostato a lungo per chiedere notizie dell'incidente e dell'illustre ferito: una folla trattenuta a stento da un centinaio tra poliziotti e carabinieri, che hanno "blindato" l'ingresso del pronto soccorso. Un nugolo di giornalisti, inviati e cineoperatori (molti dei quali arrivati dalla vicina Cogne dove stavano seguendo il caso del piccolo Samuele) stazionano davanti al pronto soccorso. "Chi è Dell'Elce? Un amico da trent'anni, un abruzzese come me" dice ancora Pescante che va via abbracciando la signora Susanna, in lacrime.