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E A PASQUA TUTTI SUGLI SCI



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L’AQUILA - "Cercate le Dolomiti? Venite in Abruzzo". Non ci saranno una Cortina o una Courmayer, ma l’eccezionale innevamento (fino a 16 metri sul Gran Sasso) di un inverno che non se ne vuole andare, sta facendo sfigurare le piu' blasonate localita' delle Alpi. Tanto che si annuncia una Pasqua da record anche perche' il lungo week-end fino a Pasquetta in Abruzzo sara' "in saldo": e' infatti considerato un periodo di bassa stagione. Il che significa che anche con 120.000 lire al giorno si puo' prendere una pensione completa in un buon albergo ed pagare pure gli impianti di risalita.

"Sì, a Pasqua prevediamo un pienone- dice Massimiliano Bartolotti della Monte Magnola di Ovindoli -. Se la neve regge fino al 4 aprile? Noi abbiamo programmato come data ufficiale di chiusura degli impianti il 2 maggio avviando nel contempo un’ulteriore promozione per il dopo festivita' pasquali con sconti intorno al 30%". Una stagione da incorniciare. "Proprio così - conferma Armando Cipriani, albergatore di Roccaraso e presidente dell’Associazione locale "Promotel"-. E non e' finita. Dopo queste due settimana di relativa stasi, tipica del pre-Pasqua, per le prossime festivita' e' gia' previsto un altro tutto esaurito. Possiamo stimare l’incremento di quest’anno almeno al 20%. Come mai? Sicuramente l’innevamento eccezionale e' stato un lungo ed efficace spot per Roccaraso ma anche altre iniziative, come la Festa nazionale dell’amicizia sulla neve del Ppi, hanno contribuito a lanciare i nostri 100 chilometri e piu' di piste perfettamente innevate. E speriamo che chi ha scelto Roccaraso attratto dall’ottimo innevamento ci torni sempre per le sue vacanze sulla neve".

Dunque, le nevicate continue, ben compattate da temperature polari da record (s’e' raggiunto a Campo Felice i meno 19 gradi), sono state la miglior pubblicita' per le stazioni abruzzesi che hanno preso coraggio. "Abbiamo indovinato alcune mosse- commenta Onorino Vespa, presidente del Consorzio "Tre nevi" che raggruppa (con iniziative comuni e soprattutto con un unico ski-pass) le stazioni di Campo Imperatore, Campo Felice e Ovindoli - come ad esempio quella di ingaggiare Alberto Tomba come testimonial e supervisore di alcune scuole sci per ragazzini. Certo, senza neve non si va lontano. Anche se questo innevamento che potrebbe consentire al Gran Sasso, scirocco permettendo, di chiudere la stagione addirittura giugno, e' stato ed e' un problema".

Ma come, l’"oro bianco", la "manna" del turismo invernale che sta facendo scoppiare d’invidia le Alpi, rappresenta un problema? "Esattamente - continua Vespa - la nevicata di due settimane fa, quasi all’arrivo della primavera, a Campo Imperatore ha sommerso gli impianti: ammucchiata dal vento, la coltre nevosa ha raggiunto un'altezza di 16 metri. Ci sono voluti tre giorni di ininterrotto lavoro per liberare le funi di uno ski-lift. Senza contare che la troppa neve ci sta mettendo in difficolta' per organizzare al meglio nelle stazioni del Consorzio Tre nevi i campionati italiani di sci che, per la prima volta, dal 24 al 31 marzo si tengono al di sotto dell’Abetone almeno come insieme di tutte le specialita'. A Campo Imperatore, per esempio, dove e' in programma lo slalom speciale, e' assai complicato approntare piste da gara per l’eccessiva presenza di neve. A Campo Felice si terra' lo slalom gigante e a Ovindoli la discesa libere e il superG. Peccati di inesperienza che stiamo vedendo di superare. Comunque, ben venga tanta neve".

"Sì, e' vero, la troppa neve ha rappresentato paradossalmente un problema- conferma Bartolotti-. Ovindoli, per esempio, ha rischiato di essere penalizzata da una cattiva gestione delle informazioni di alcuni organismi ha ingigantito il pericolo di valanghe che, oggettivamente, sulle piste non c’e' mai stato anche perche', in un’occasione particolare, alla minima avvisaglia, siano stati noi stessi a chiudere parte degli impianti. Anche questo e' un peccato di in inesperienza per le nostre zone. Ci stiamo lavorando".