LogoLogo

I NOSTRI PRIMI TRENT'ANNI

primi trentanni
Il testo è dedicato al Trentennio di attività del Club L'Aquila Nuoto. Dalla data di pubblicazione del libro la vecchia piscina Comunale è ormai tornata al centro della vita sportiva cittadina.



Trent'anni. Trent'anni di sudate dentro e, soprattutto, fuori l'acqua; di ansie dei genitori per un bambino che sembra quasi affogare o per un ragazzino che, già diventato atleta, potrebbe vincere o perdere per una sola bracciata. Trent'anni con addosso il "profumo" del cloro e la testa bagnata. Trent'anni di gioie e delusioni, di amicizie e litigi, di successi e di polemiche, di fidanzamenti e di rotture, di vittorie e di sconfitte.

1969-1999: trent'anni del Club L'Aquila Nuoto. Un pezzo di storia di questa città, e non soltanto perché tutti, ma proprio tutti gli aquilani, hanno avuto a che fare per qualche motivo sia col Club L'Aquila Nuoto sia soprattutto con la vecchia cara piscina comunale che del Club è stata la culla e la casa e tutti sperano, con le dita incrociate, che non ne sarà la tomba. No, la vecchia cara piscina di Viale Ovidio, una struttura che il gerarca Serena volle a tutti i costi per dare a l'Aquila uno tra i primi impianti coperti in Italia, sicuramente non diventerà una cappella. Riaprirà. Torneremo a respirare quel profumo frammisto di cloro e vapore che ha temprato generazioni e generazioni di aquilani.

La piscina non può morire. Il Club L'Aquila Nuoto di certo non lo permetterà. Per questo il Club vuole festeggiare alla grande i suoi trent'anni, ormai la maturità, guardandosi indietro ma per proiettarsi al futuro. Al terzo millennio, magari con la vecchia cara piscina che, pur tirata a lucido, è ancora lì, immobile, in attesa della sospirata riapertura dopo dieci anni.

Trent'anni. Erano i primi del 1969 quando un gruppo di genitori si pose il problema di come far continuare l'attività natatoria ai propri figli che uscivano, senza futuro, dai mitici corsi di nuoto della Scuola del centro Coni. Corsi non a caso ben organizzati visto che il Comitato Regionale Coni, presieduto dall'Ingegnere Emilio Mori, aveva sede all'Aquila e si avvaleva di qualificati tecnici di nuoto quali Antonetti, Bultrini, Iorio. Questi corsi sfornavano ogni anno almeno trecento ragazzini pronti per l'agonismo. Un enorme patrimonio che rischiava di andare perduto.

Ai primi degli anni Sessanta era nata ufficialmente la Rari Nantes L'Aquila ma evidentemente, quel gruppo di genitori pionieri ritenne opportuno dar vita a qualcosa di più. Così nacque L'Aquila Nuoto che si affiliò subito alla F.I.N. (Federazione Italiana Nuoto). L'Affiliazione porta il numero 132001 del 3 aprile 1969: il primo vagito.

Furono, quelli, gli anni dei pionieri. Alfredo Vivio era il Presidente della neonata società; vice era il dott. Vittorio Bruno mentre segretario fu nominato Eliseo Mantenuto, tutt'oggi delegato provinciale F.I.N., un vero monumento del nuoto aquilano nonché memoria storica di questi trent'anni. Col pullmino di Paolo Botta, altro pioniere, e l'automobile di Mantenuto si affrontavano le trasferte che erano continui trionfi per atleti del calibro di Claudio e Mirella Liberatore, Vincenzo Mantenuto e Dino Nardecchia.

I nuotatori aquilani, i montanari aquilani, in quei mitici anni spadroneggiavano forti di un impianto ancora all'avanguardia quale la piscina comunale, sicuramente il miglior impianto d'Abruzzo ed invidiato dalle regioni limitrofe. D'altra parte l'impianto delle Naiadi, che sarebbero poi diventate in pochi anni uno dei punti di riferimento del nuoto italiano, era solo una piscinetta a quattro corsie, una "pescolla" per dirla all'aquilana. Teramo stava appena emettendo i primissimi vagiti, mentre Chieti doveva ancora nascere.

Dunque era L'Aquila, città di montagna, la padrona del nuoto abruzzese. Lo dimostrano i risultati dei Campionati Regionali svoltisi il 14 settembre del 1969.

Una raffica di titoli regionali vennero conquistati dagli aquilani: Vito Albano (della Rari Nantes) sui 100 rana (1'44''6); Giovanni Bruno nei 100 stile libero (1'19''7); Dino Nardecchia nei 100 misti (1'33''1) e 200 misti (3'27''2); Claudio Liberatore nei 50 stile libero (30''6) e 50 farfalla (36''2); Lucia Biagini nei 100 misti (1'43''6); Mirella Liberatore nei 100 stile libero (1'26''0); Adele De Paolis nei 100 rana (1'50''1) e 50 rana (46''1) e Alba Pascale nei 50 stile libero (38''1).

Era il 1971. A due anni dalla nascita, ci si rese subito conto che era arrivato il momento di abbandonare il pionierismo. Così si pensò di unire le forze con la Rari Nantes che contava atleti quali Carlo Frasca, Gianfranco D'Alò e Rinaldo Pezzoli. La data magica è quella del 28 gennaio 1971. Suscita emozioni forti ancora oggi leggere il verbale (gelosamente conservato come una reliquia da Eliseo Mantenuto) di quella storica serata che sancì la fusione.

Ecco il verbale dell'assemblea dei soci della Rari Nantes L'Aquila: "Addì 28 gennaio 1971, alle ore 20 in prima convocazione, presso la sede della Rari Nantes, via Simonetto 16, ha avuto luogo l'assemblea dei soci. All'ordine del giorno figura: fusione fra le società Rari Nantes e L'Aquila Nuoto. Pertanto prende la parola il Presidente, prof. Giovanni Pascale, che illustrando l'utilità di quanto espresso all'ordine del giorno, e messa ai voti la proposta, l'assemblea all'unanimità approva".

Praticamente in fotocopia il verbale dell'Aquila Nuoto la cui assemblea dei soci che, sotto la presidenza del prof. Alfredo Vivio, si riunì alle ore 19 presso la sede in via Garibaldi 9, approvando la fusione anch'essa, ovviamente, all'unanimità.

Alle ore 21 è già pronto l'atto costitutivo della "Associazione Sportiva Club L'Aquila Nuoto": "Il giorno 28 gennaio 1971 si sono riuniti presso la sede della Rari Nantes, in via Simonetto 16, i soci della suddetta società e quelli dell'Aquila Nuoto, società già affiliate alla F.I.N., che, dopo aver approvato la fusione dei sodalizi, provvedono alla costituzione di una società di nuoto e pallanuoto. I convenuti decidono di costituire un'associazione sportiva denominata "Club L'Aquila Nuoto", avente lo scopo della diffusione della pratica del nuoto, della pallanuoto e del nuoto per salvamento. Pertanto viene presentato uno statuto sociale che i convenuti, dopo averne preso visione, lo approvano senza riserve. Decidono di procedere all'elezione delle cariche sociali.

Presiede l'assemblea il dott. Giovanni Pascale, funge da segretario il geom. Eliseo Mantenuto. Per acclamazione viene eletto Presidente il rag. Paolo Botta e vicepresidenti il prof. Antonio Andreassi ed il Prof. Giovanni Pascale. Si procede, quindi, alla votazione per il Consiglio Direttivo. La votazione ha il seguente risultato: prof. Alfredo Vivio, Geom. Eliseo Mantenuto, prof. Giacomo Liberatore, sig.ra Adalgisa Mori, prof. Alvino Facciolo, prof. Angelo Taglione, dott. Vittorio Bruno, dott. Ferdinando Equizi, dott. Arrigo Riga.

Il Consiglio Direttivo, riunitosi immediatamente, procede alla nomina del dott. Vittorio Bruno quale medico sportivo della società; il prof. Alfredo Vivio quale direttore tecnico; il geom. Eliseo Mantenuto segretario ed il sig. Angelo Taglione tesoriere. La seduta ha avuto termine alle ore 22,40. Firmato: il presidente dell'assemblea, prof. Giovanni Pascale".

Poco più di tre ore per una storica fusione e per sancire la nascita del Club L'Aquila Nuoto. "Club". Perché fu scelta questa formula, certo innovativa, che ancora oggi ammanta di un'atmosfera particolare questo sodalizio? Il verbale non lo spiega. Ma chi c'era, ricorda benissimo che furono i giovani atleti a proporre questa dizione. Una ventata di gioventù che, evidentemente, non poté che mettere tutti d'accordo. Con quella dizione, Club L'Aquila Nuoto, veniva salvaguardato l'onore della storica Rari Nantes; veniva premiata la spinta decisiva all'innovazione voluta dai pionieri dell'Aquila Nuoto e veniva esaltato l'entusiasmo di quelli che, in quel Club di amici, sarebbero stati i veri protagonisti: i ragazzi. Una bella nascita, non c'è che dire.

Quelli sotto la presidenza di Paolo Botta furono anni d'oro. Nel 1973 arrivano come istruttori di nuoto Franco Corsi, Lucio Tripodi e Roberto Ludovici, i primi due anche come tecnici.

Finita l'era Botta, nel 1979 comincia quella di Remo Visione. Questo il Direttivo. Presidente Remo Visione; vicepresidenti: Claudio Grillo e Romano Fracassi. Segretario: Eliseo Mantenuto. Consiglieri: Giulio Iannella, Carlo De Nicola, Giuseppe Silvestri, Edmondo Ferri, Eugenio Simoni, Giovanni Ceccoli, Allenatori: Vincenzo Mantenuto, Giampiero Mantenuto, Grazia Di Bartolomeo Dino Nardecchia, Mirella Liberatore e Giampaolo Castellani. E' già un importante passaggio generazionale: gli ex atleti sono già diventati istruttori ed allenatori.

Non solo. Il Club rilancia la pallanuoto. Una partita amichevole tra vecchie e nuove glorie, con tanto di calottine di stoffa con i numeri disegnati con un pennarello, fa riesplodere la passione per il "calcio in acqua". Così, nel 1983, viene chiamato a costituire ad allenare una squadra per il campionato di serie D, un giovane studente universitario di Ingegneria, Daniele Masone, che è stato pallanuotista nella nativa Taranto.

Per il primo campionato, il Coni dona le porte, di quelle che si agganciano alle pareti della piscina. Mitiche furono le partecipazioni ai primi tornei, come quello di Terni (dove, mentre un avversario batteva un rigore, Carlo Frasca da dietro abbassò la porta...) o a Taranto sotto la guida di Claudio Grillo, vicepresidente con delega alla pallanuoto e perciò da tutti i pallanuotisti chiamato con simpatia "presidente".

La pallanuoto sarà uno dei "pallini" anche dall'era del Presidente Massimo Paolini che subentra a Visione nel 1984. Questo il primo direttivo. Presidente: Massimo Paolini, Vicepresidente: Mauro D'Antonio, Segretario Mauro Iannella, Consiglieri: Eliseo Mantenuto, Mario Pallotti, Giuseppe Pasqualucci, Claudio Grillo, Severino Battistelli, Eugenio Simoni, Franco Sevi. Allenatori: Franco Corsi, Daniele Masone, Bruno Lucci. Istruttori: Roberto Ludovici, Vincenzo Mantenuto, Giampiero Mantenuto, Luciano Luciani, Grazia Di Bartolomeo, Giampaolo Castellani, Berardino Di Carlo.

Nel 1986, Paolini ingaggia come allenatore per la pallanuoto Paolo Mascellanti per affrontare, l'anno successivo (1987-88) il campionato di serie C. Quel campionato fu un calvario: non essendo omologata la vecchia piscina alla serie C, per le partite "casalinghe" si dovettero affrontare costose e snervanti trasferte a Pescara e a Roma.

Inevitabilmente, nel 1989, sotto la presidenza di Bruno Marconi, la pallanuoto torna in serie D. Quello di Marconi è l'ultimo direttivo ad aver goduto della vecchia piscina comunale che nel 1990 chiude per lavori di ristrutturazione. Eccolo. Vicepresidenti: Eliseo Mantenuto e Claudio Grillo. Consiglieri: Massimo Paolini, Giuseppe Pasqualucci, Alfonso Di Bartolomeo, Franco Sevi, Enrico Trovarelli, Giuseppe Andreassi. Allenatori: Carlo Vivio e Lucio Tripodi. Istruttori: Giampiero Mantenuto, Youry Hallemans, Mirella Liberatore, Diana Iannella, Andrea Paolini, Stefano Moschino Cristina Moschino, Ugo Andreassi.

L'attività si trasferisce alla piscina comunale di Santa Barbara che era stata omologata già nel 1982 sotto una iniziale gestione diretta del Coni. La perdita di un impianto e l'impossibilità di usare quello di Santa Barbara per la pallanuoto (fondale troppo basso) rischiano di tagliare le gambe all'intera attività. Che però non si ferma. Nel 1990 la presidenza passa a Mario Pallotti. Il direttivo: Vicepresidenti: Eliseo Mantenuto e Claudio Grillo. Segretario: Adriano Di Giuli. Consiglieri: Alfonso Di Bartolomeo, Franco Sevi, Massimo Paolini, Alberto Risetti, Pasquale Pietropaolo, Enrico Trovarelli, Giuseppe Andreassi. Allenatori: Carlo Vivio e Lucio Tripodi. Nel 1991 si cambia ancora presidenza (a Pallotti subentra Alfonso Di Bartolomeo) e si cambia anche nome. Per ottenere maggiori contributi e sostenere spese sempre più elevate, il Club si affilia alla Libertas e diventa "Libertas Club L'Aquila Nuoto". Quell'anno, il Club conquistò una vera e propria messe di titoli ai Campionati Italiani Libertas. Questo il primo direttivo dell'era Di Bartolomeo. Vicepresidenti: Eliseo Mantenuto e Claudio Grillo. Segretario: Adriano Di Giuli. Consiglieri: Mario Pallotti, Franco Sevi, Massimo Paolini, Alberto Risetti, Pierpaolo Tarquini, Enrico Trovarelli, Giuseppe Andreassi. Allenatori: Carlo Vivio e Lucio Tripodi. Istruttori: Mirella Liberatore, Giampiero Mantenuto, Youry Hallemans, Andrea Paolini, Stefano Moschino,Ugo Andreassi, Diana Iannella, Maria Natale, Gianfranco Sfarra, Carla Velletri.

Dopo quattro anni di presidenza Di Bartolomeo e dopo la spaccatura trasversale che attraversa il Club e diede origine ad una nuova società sportiva, alla guida del Club arriva nel 1995 Alberto Risetti, il presidente al quale, quest'anno, tocca l'onore e l'onere di festeggiare il trentennale. All'era Risetti vanno ascritti i meriti di aver eletto Eliseo Mantenuto Presidente Onorario del Club; di aver fatto risorgere il sodalizio, ormai diviso da interessi non del tutto puramente sportivi; di aver fatto "esplodere" atleti di calibro nazionale come Alberta Di Giuli che per due anni è stata anche vicecampionessa italiana di categoria nonché convocata per la Rappresentativa nazionale giovanile; come Valentina Ferrauto, medaglia di bronzo ai campionati nazionali italiani di categoria; come Luca Camilli, ottimamente piazzato anche lui ai campionati nazionali di categoria.

Al Presidente Risetti e a tutti i dirigenti dell'attuale Club L'Aquila Nuoto va inoltre il merito di aver lanciato e sostenuto con tutti i mezzi il settore Nuoto Sincronizzato e, non ultimo, di essersi battuto per la riapertura della vecchia piscina comunale. Questo il direttivo in carica del Club. Presidente Onorario: Eliseo Mantenuto. Presidente Alberto Risetti. Vicepresidenti: Alfio Curtacci e Franco Muzi. Segretario Mauro Ferrauto. Tesoriere: Bernardino Coletta. Consiglieri: Angelo Di Sanza, Giuseppe Andreassi, Emidio Boccacci, Francesco Camilli, Massimo Guetti. Revisori dei conti: Maurizio Madama, Cristiano Carpente, Sara Rotellini, Roberto Sabatini, Ernesto Pansini. Allenatori: Cristiano Andreassi (Nuoto), Franco Muzi (Responsabile rapporti federali e agonismo), Angela Toppa e Paola Garozzo (Nuoto Sincronizzato), Paolo Grillo (Pallanuoto). Istruttori: Monica Risetti, Marilena Andreassi, Natascia Pietrangeli, Luca Olivieri, Paola Giuliani, Rita Aloisio, Cristiano Carpente, Sante Tarquini, Fabrizio Coletta, Giulio Camilli, Marco Madama, Roberta Frizzi e Barbara Federici.

A loro tocca traghettare il Club L'Aquila Nuoto, ormai trentenne, nel terzo millennio. Auguri.




Segui Angelo De Nicola su Facebook