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Discussione su "La Maschera di Celestino"

La Maschera di Celestino
da www.primadanoi.it - 15 dicembre 2005


LANCIANO - Se ne parlerà sabato prossimo insieme ad oratori di spicco. Il caso letterario e la vita di celestino V al centro del dibattito. Il caso del romanzo ”La maschera di Celestino” di Angelo De Nicola, incentrato sulla modernità della figura e del messaggio di Papa Celestino V, animerà sabato prossimo 17 dicembre un evento culturale promosso dal Lions Club di Lanciano il cui presidente è la dottoressa Paola Sabella.

All’incontro presso la ”Casa di conversazione” in piazza Plebiscito (ore 17), patrocinato dall’amministrazione comunale lancianese, insieme all’Autore del libro vedrà qualificatissime presenze quali quelle di Emiliano Giancristofaro, docente di filosofia e direttore della ”Rivista Abruzzese”; Michele Scioli, direttore Archivio Diocesano di Lanciano; Filippo Paolini, sindaco di Lanciano e Paola Sabella, presidente Lions Club Lanciano.

Il romanzo ”La maschera di Celestino” (Textus Edizioni) narra del Santo Padre che decide di rendere omaggio, per la prima volta in oltre 700 anni, alla sola Porta Santa fuori da Roma che s’apre ogni anno, in onore del suo predecessore, Celestino V appunto, l’Eremita che nel 1294 fu incoronato Papa all’Aquila. Celestino V, l’unico Papa che diede le dimissioni nella storia della Chiesa. Un Papa rivoluzionario. Un Ghandi del Duecento. Un Martin Luther King del suo tempo. Un crociato della Pace. Un guerriero del Perdono da sprofondare nel dimenticatoio, da denigrare quale vile per il suo ”gran rifiuto”.

«L’annuale cerimonia della Perdonanza- scrive Dacia Maraini nella prefazione - è assunta a pretesto di un intreccio che si tinge di giallo e si apre ai drammi dell’attualità. In una città blindata che attende l’arrivo del Pontefice e teme gli attacchi del terrorismo internazionale, due personaggi giocano una partita a scacchi con un nemico invisibile e minaccioso». La minaccia è quella di un attentato al Papa nello splendido scenario della Basilica di Collemaggio in occasione della Perdonanza. Con un finale a sorpresa, ma nemmeno tanto. Il messaggio, un disperato messaggio di Pace legato al Volto (la maschera, appunto) di San Pietro dal Morrone.

Un ”romanzo storico virtuale” per il tour in Internet (l’Opus Dei, i Templari, Aldo Moro, Dante Alighieri, la Santa Casa, Gioacchino da Fiore, Paolo VI, la profezia di Malachia...) sulle orme di Celestino. Un giallo, dunque, in chiave moderna sulla straordinaria figura di Celestino V.

«Il modello ”alto” dell’invenzione letteraria di De Nicola- scrive ancora la Maraini - è, forse, Umberto Eco che nel suo ”Il nome della rosa” rivela la trama razionale di ciò che a tutta prima appare arcano e misterioso. Ma qui siamo lontani dalla ricostruzione dell’ambiente e delle atmosfere medioevali ed è piuttosto l’oggi, con i suoi lati oscuri e le sue piccole e grandi miserie a fare da sfondo ad una storia che ha il sapore della commedia e dove due sole voci hanno il compito di raccontare una città e una leggenda che affonda le sue radici nel passato mitico dell’Europa cristiana».




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