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FAIR PLAY: PORTIERE A TERRA, L'ATTACCANTE BUTTA VIA IL PALLONE



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TERAMO - Poteva segnare comodamente, a porta vuota, poichè il portiere era a terra, colpito da una violenta pallonata al volto; ed invece non lo ha fatto, rischiando di perdere una partita decisiva per lo scudetto. No, l’incredibile episodio di fair play non è accaduto su un campo di calcio dove persino gli arbitri evitano di partecipare ad un “terzo tempo” scimmiottato da quello vero e sentito del rugby. Non a caso la bella notizia viene dalla pallamano e, non a caso, da atlete in gonnella.

L’episodio, che ha visto protagonista il portiere Cecilia Carini della squadra femminile di Teramo che milita in serie A1, s’è verificato nell’ultima giornata di campionato sul campo dell’Edilcinque di Sassari, compagine campione d’Italia terza in classifica e, quindi, con un disperato bisogno di punti per non perdere terreno nella corsa per lo scudetto. Al 35’, il Teramo è in vantaggio sulle padrone di casa per 16 a 14. L’arbitro concede un rigore per le sassaresi. Tira l’ucraina Irina Chernova che colpisce in pieno volto il portiere Carini. La palla viene ripresa lestamente dal capitano delle compagine sarda, Tonia Cucca, che potrebbe segnare a porta vuota. Ma la giocatrice si ferma perchè l’avversaria è a terra dolorante e lascia il pallone tra lo stupore generale che, subito, sfocia in un lunghissimo applauso di pubblico e protagoniste in campo.

Alla fine le sassaresi si sono imposte per 28-26, dopo aver inseguito a lungo, ma la vittoria più bella per la squadra che da tre anni a questa parte è la regina incontrastata della pallamano femminile italiana è stata quella della signorilità. Un gesto di fair play ancor più significativo perchè fino a quel momento il Teramo stava giocando benissimo, vincendo con pieno merito e per la squadra sassarese anche una sola sconfitta, dopo le due iniziali di stagione, poteva significare l’addio allo scudetto.

Angelo De Nicola