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LA METROPOLITANA SULLA NEVE? È NAUFRAGATA TRA I VELENI



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dal nostro inviato
ROCCARASO - Dello ”Snow shuttle”, una metropolitana per collegare il centro agli impianti sciistici, non se ne parla più; per il megaparcheggio interrato sotto la piazza principale sono finiti i finanziamenti; sul progetto di ospitare qui una gara della Coppa del Mondo di sci, anche la Regione Abruzzo ha espresso perplessità; in Comune, da un anno, c’è il commissario prefettizio. Da quell’alba ferragostana del 2004, quando l’allora sindaco Camillo Valentini si tolse la vita in carcere, Roccaraso sembra narcotizzata. Come per una maledizione.

Avesse saputo dell’ennesima archiviazione dell’inchiesta nata dall’arresto del sindaco, forse anche Silvio Berlusconi non si sarebbe fatto sfuggire l’occasione. Il premier, proprio domenica scorsa, ha parlato attraverso un collegamento telefonico (attaccando Prodi) alla manifestazione nazionale ”Neve Azzurra” organizzata a Roccaraso da Forza Italia. Un meeting, quest’anno, in tono minore.

La maledizione, appunto. Che sembra aver ucciso il sogno di Valentini: quello di lanciare una Cortina senza quell’appendice (”del Sud”) spesso usata come ”diminutio” dopo che era stata benevolmente coniata dall'alta borghesia napoletana che aveva subito creduto nel turismo al posto della pastorizia fin dal 1937, quando il primo impianto, la ”slittovia dell'Ombrellone”, venne inaugurata dal futuro Re, Umberto di Savoia.

«La cittadina è narcotizzata. Ma noi non ci arrendiamo: porteremo avanti il sogno di Camillo» commenta Ruggero Liberatore, anche lui tra gli indagati beneficiari dell’ultimo provvedimento di archiviazione (ha annunciato che chiederà un risarcimento danni) nonchè candidato sindaco del dopo-Valentini. Ma la sua lista venne esclusa per una questione formale e così anche l’altra lista, guidata da Mario Liberatore, si ritirò. Perciò è arrivato il Commissario, Franca Santoro.

«Anche in quel caso una maledizione- racconta Ruggero Liberatore-. Ma ora ci saranno le elezioni. La Regione si tirerà indietro per la Coppa del Mondo? Vorrà dire che l’organizzeremo da soli: il Comune e i cittadini».

«Forse s’è volato troppo alto e troppo prematuramente: bisogna fare un passo alla volta- dice Armando Cipriani, proprietario del ”Grande Albergo” e presidente regionale albergatori ”Asshotel”- la vita qui va avanti. Sulla Coppa del Mondo l’assessore regionale ha chiesto le opportune garanzie: costruire cattedrali nel deserto non conviene a nessuno. Roccaraso ha le tutte carte in regola: passo a passo ce la faremo».