IL FRATELLO DI CAMILLO VALENTINI: «LO HANNO ELIMINATO»
dal nostro inviato
ROCCARASO - «Ci devono spiegare quali sono le accuse contro mio fratello Camillo: abbiamo letto migliaia di pagine dell’inchiesta ma, ancora oggi, non riusciamo a capire di cosa, in concreto, è accusato. Degli sbandierati appalti e tangenti truccati, nemmeno l’ombra».
Gianni Valentini, fratello dell’ex sindaco di Roccaraso suicida in carcere, ha la voce rotta dalla rabbia. Era indagato anche lui in questo filone ma della sua archiviazione non ne vuole nemmeno parlare («Tutti sanno che non c’è nulla»). Ciò che gli brucia è la tragica morte del fratello ma anche la morte di un sogno, quello «che Camillo aveva lanciato, di una Roccaraso davvero quale ”Cortina del Sud”: «La realtà è che lo hanno suicidato».
ROCCARASO - «Ci devono spiegare quali sono le accuse contro mio fratello Camillo: abbiamo letto migliaia di pagine dell’inchiesta ma, ancora oggi, non riusciamo a capire di cosa, in concreto, è accusato. Degli sbandierati appalti e tangenti truccati, nemmeno l’ombra».
Gianni Valentini, fratello dell’ex sindaco di Roccaraso suicida in carcere, ha la voce rotta dalla rabbia. Era indagato anche lui in questo filone ma della sua archiviazione non ne vuole nemmeno parlare («Tutti sanno che non c’è nulla»). Ciò che gli brucia è la tragica morte del fratello ma anche la morte di un sogno, quello «che Camillo aveva lanciato, di una Roccaraso davvero quale ”Cortina del Sud”: «La realtà è che lo hanno suicidato».
Domanda: Come, lo hanno suicidato? L’inchiesta ha accertato il suicidio.
Risposta. «Io l’ho visto dopo la morte: non può essersi suicidato. La verità è che mio fratello doveva essere eliminato politicamente. Perciò s’è costruita un’inchiesta sul nulla. La sua morte, però, ha rovinato i piani e la situazione è sfuggita di mano. Ed ecco a che punto siamo: una famiglia, una moglie e due figlie, distrutta; amici e parenti torturati da un’inchiesta in cui si susseguono le archiviazioni; un Comune bloccato; una cittadina al palo. E un sogno svanito».
D.: Scenario inquietante...
R.: «Un ordine dall’alto ha fatto scendere anche il silenzio mediatico sull’inchiesta che dura da due anni a dispetto della fretta dell’arresto: pensi che quest’ultima archiviazione è del 19 gennaio scorso ma è emersa solo dopo 15 giorni. Eppoi, lo stesso Pm Maria Teresa Leacche che chiese l’arresto di Camillo, scrivendo nell’ordinanza che ”Valentini andava fermato a tutti i costi”, ora sollecita l'archiviazione».
D.: Nella richiesta di archiviazione viene gettata la croce addosso a suo fratello.
R.: «Facile, visto che lui non può più difendersi. Ma lo difenderemo noi. E capiremo se i flussi di finanziamenti che stava cercando di attivare, interessavano altri».