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I FUOCHI DELLA PERDONANZA



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L'AQUILA - Panariello e l'arcivescovo di Sarajevo; le Twin Tower distrutte e la torre del Palazzo civico avvolta dai fuochi d'artificio; la Porta Santa dell'Indulgenza plenaria ed una settimana di feste. Da stasera il sacro ed il profano si sposano all'Aquila fino al 29 agosto nel nome di Papa Celestino V, il solo pontefice che si dimise del soglio di Pietro, il 13 dicembre 1294 non prima di aver "inventato", in occasione della sua incoronazione nella basilica aquilana di Collemaggio il 28 agosto, il primo Giubileo della storia.

Papa Celestino V emanò infatti una Bolla per sancire che chiunque (cioè anche i poveri: concetto rivoluzionario per l'epoca) fosse passato, tra la sera del 28 agosto e quella del 29, attraverso la Porta Santa di Collemaggio "veramente pentito e confessato", avrebbe avuto l'assoluzione dai peccati.

La Festa del Perdono e, oggi, la Perdonanza giunta all'edizione n.708, la ventesima dell'era moderna dopo il rilancio voluto dal Comune dell'Aquila (supportato da una Fondazione alla cui presidenza c'è Antonio Cicchetti, "Gentiluomo" di Papa Wojtyla) che ha "interpretato" la volontà di Celestino sancita nella Bolla, ovvero che la data del 28 agosto venisse onorata oltre che con "più venerazione" e con "devote suppliche dei fedeli" anche con "inni e canti".

Sacro, profano e pace. Stasera, a piazza Palazzo, ricordando le Torri gemelle si esibiranno i Platters, l'Italian Big Band ed il coro delle voci bianche "B.Barattelli" in un concerto dal titolo "Rinascere sotto le ceneri di Groundzero". Quindi, grazie ad una staffetta dal monte Morrone sulle orme del percorso che Celestino V fece per giungere a Collemaggio nel giorno dell'incoronazione, arriverà la Fiaccola del Perdono con la quale si accenderà il tripode della pace sulla torre civica. La cui sommità quest'anno, nel ricordo delle Torri drammaticamente "fumanti", si incendierà ancor più significativamente di fuochi d'artificio.

Nel segno della Pace, l'arcivescovo di Sarajevo, Vinko Pulijc, al quale è stato assegnato l'annuale Premio (100mila euro) internazionale della Perdonanza che lo scorso anno fu dato a Papa Wojtyla, con i tradizionali tre tocchi di Ramo d'Ulivo, il 28 agosto aprirà la Porta Santa.

E gli "inni e canti"? Ce n'è per tutti i gusti nello scenario di Collemaggio (dalle 21,30, gratis) su quel prato che Fra' Pietro attraversò a dorso di un asino: Biagio Antonacci (domani), Massimo Ranieri (il 25 agosto), Cecilia Gasdia, Ivana Spagna e Denia Mazzola Gavazzeni (il 26), Zucchero (il 27 agosto), Panariello (il 29).

E mentre la città s'animerà di rievocazioni di vita medioevale e di intrattenimenti nelle piazze, chiostri e angoli del centro, nel giorno "sacro" (il 28) si suonerà solo nella basilica di S.Bernardino che ospiterà la composizione "Sulla via del Perdono" del maestro Sergio Rendine e la "Missa de beatificazione" in onore di San Pio da Pietrelcina.