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ZICHICHI E RUBBIA PRESENTANO NEI LABORATORI IL PROGETTO CERN



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L'AQUILA - La mattina una visita guidata dal premio Nobel Carlo Rubbia, il pomeriggio una lezione del professor Antonino Zichichi, oggi la visita ufficiale del ministro della Ricerca Scientifica, Ortensio Zecchino. Mancano ancora cinque anni al rivoluzionario esperimento più importante di inizio secolo, ma l'Abruzzo è già una delle capitali del mondo scientifico internazionale. Un mondo che attende con ansia che il fascio di neutrini "sparato" dal Cern di Ginevra, dopo aver attraversato il sottosuolo, andrà a colpire direttamente un bersaglio a 732 chilometri di distanza, nei Laboratori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), sotto il Gran Sasso. Il tutto in soli 2,6 millesimi di secondo.

In vista dell'esperimento, una folta delegazione di scienziati del Cern ma anche di altri istituzioni scientifiche e di addetti ai lavori (compresi 50 di giornalisti scientifici esteri) hanno invaso ieri mattina i Laboratori, per la vista guidata del professor Rubbia. Nel pomeriggio, poi, il professor Zichichi ha tenuto una lezione (prima in italiano per gli entusiasti intervenuti locali, poi in inglese per gli specialisti) sui neutrini e sull'esperimento che si farà. Esperimento al quale, il ministro Zecchino oggi darà la "benedizione" del Governo.

Capitale della scienza. Ma l'Abruzzo è pronto? No, secondo il presidente dell'Anci, Antonio Centi, che in una lettera aperta ha fatto in sostanza presente che, stante la nota questione del terzo tunnel sì-terzo tunnel no, fra cinque anni si rischia di non avere addirittura i Laboratori strutturalmente pronti per un esperimento di portata mondiale. Dunque, propone Centi, la questione va risolta oggi per essere pronti nel 2005. Una "bomba" che esplode in piena campagna elettorale. Chi vincerà?