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INTERA FAMIGLIA SI UCCIDE DAL VIADOTTO



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CARSOLI - L’autostrada A24 Roma-L’Aquila ancora una volta teatro di un inferno. Un’intera famiglia romana s’è suicidata, ieri mattina verso mezzogiorno, gettandosi dal viadotto di Pietrasecca, a pochi chilometri dell’uscita di Carsoli. Mano nella mano, Anna Maria Maracchioni ed i tre figli, Roberto (38 anni), Silvio (34) e Marco Baracchi (27) si sono lasciati cadere nel vuoto. Un ”volo” di novanta metri dallo stesso ponte già scelto in passato per pietosi suicidi. Una pattuglia della Polstrada dell’Aquila aveva visto l’Alfa 164 ferma sulla corsia di emergenza. Gli agenti si sono avvicinati ed hanno chiesto spiegazioni: «Mia madre ha mal di stomaco, ce ne andiamo subito» ha detto il più anziano dei tre fratelli. Poco dopo i quattro si sono gettati.

Perchè? Una situazione economica diventata insostenibile; la solitudine di un nucleo familiare che aveva tagliato ogni rapporto con i parenti; i problemi psicologici della madre, una figura fondamentale (i tre figli non erano sposati ed il padre era morto cinque anni fa per un tumore), afflitta da tempo da manie di persecuzione o l’appartenenza ad una setta religiosa. Le ipotesi si sono intrecciate ed accavallate per tutta la giornata. Finchè ieri sera s’è saputo che la famiglia aveva probabilmente deciso da tempo di uccidersi, per problemi di natura economica. Lo aveva scritto uno dei figli in una lettera arrivata due giorni fa alla fidanzata. Il giovane, mercoledì sera, avrebbe telefonato alla ragazza da un albergo dell’Aquila dove avevano deciso di pernottare. «Non tenere più conto di quello che ho scritto- ha detto Silvio alla fidanzata Daniela-. I problemi si stanno risolvendo, abbiamo trovato il modo di affrontarli».

Quale soluzione? L’incontro con qualcuno all’Aquila? Forse un usuraio? La Squadra mobile aquilana a cui il Procuratore di Avezzano, Brizio Montinaro ha affidato le indagini (a cui partecipano anche Polizia stradale e carabinieri) stanno passando al setaccio il mondo dell’usura dell’Aquilano. Un mondo assai ”vivo” e già oggetto di svariate e clamorose inchieste.