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BLACK-OUT SOTTO IL TRAFORO DEL GRAN SASSO



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L’AQUILA - Ha provocato momenti di panico, ma nessuna conseguenza, il black-out di energia elettrica verificatosi ieri mattina sotto il Traforo dei Gran Sasso. Poco prima delle 11, quella ”spada” nella roccia sulla A24 Roma-L’Aquila-Teramo che con i suoi circa undici chilo- metri è tra i tunnel autostradali più lunghi d’Europa, è rimasta completamente al buio per circa un quarto d’ora destando non poche preoccupazioni soprattutto perchè sono bloccati l'aerazione ed i sistemi che garantiscono il controllo della galleria.

L’Enel aveva avvertito che avrebbe interrotto l’erogazione di energia in tutta la zona, traforo compreso. Un’operazione già effettuata altre volte e a cui si era sempre sopperito mettendo in funzione i tre gruppi elettrogeni che servono il ”budello” in caso d’emergenza. E così è avvenuto ieri. Ma uno dei tre ”gruppi”, secondo la prima ipotesi avanzata dai tecnici, è andato in tilt provocando un black-out pericoloso non solo perchè si sono spente le oltre 1.700 lampade che illuminano la galleria ma soprattutto perché si sono fermati i numerosi ventilatori a getto d’aria da 9.680 kw. Scattato l’allarme, la tensione è andata aumentando quando un’auto, condotta da una signora e da poco entrata in galleria dal versante teramano, è finita contro la parete fermandosi in mezzo alla carreggiata. Una sbandata senza un graffio per gli occupanti dell’auto che invece avrebbe potuto avere conseguenze devastanti. In pochi minuti sono intervenute alcune pattuglie della Polizia stradale che prima hanno liberato la galleria dall’auto e dal fumo e, quindi, hanno bloccato il traffico. Tornata l’energia elettrica, la circolazione è ripresa regolarmente.

Dall’inaugurazione, nel dicembre 84 (costata 16 anni di lavoro e mille miliardi di lire) è il primo serio incidente che capita ai sofisticati sistemi di sicurezza guidati da un elaboratore che raccoglie e valuta i dati (inquinamento, presenze di gas, vento, ecc.) forniti dalle ”spie” piazzate lungo il percorso. Solo un grosso spavento che però fa riflettere su come evitare che possa ripetersi.