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Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza - Capitolo 92

Un saggio di Angelo De Nicola

Presunto innocente



92. IL PADRE DI CRISTINA: «VERGOGNOSA CAMPAGNA DI STAMPA»
11. 2. 1998



«No egregio assassino, non voglio la tua testa. Semplicemente vorrei che dicessi la verità. Non come hai fatto nel corso della lunga intervista rilasciata alla Rai, dove si è capito perfettamente dalle tue parole, dalle tue tante bugie, che sei tu l’assassino di mia figlia».
Così il padre di Cristina Capoccitti ha commentato ieri, in una nota, le dichiarazioni rilasciate dal cognato Michele Perruzza. «Trovo piuttosto vergognosa- afferma Capoccitti- la campagna di mass-media a favore di un assassino. Ricordo che in passato, nei processi principali, quando si è trattato di descrivere e riportare le prove davvero rilevanti nei confronti dell’assassino di mia figlia, certa stampa lo ha fatto con tanta cautela, mentre oggi in un processo minore, questa certa stampa pare rinvigorita e plaude ed inneggia alla vittoria come se si trattasse di un incontro di calcio».
Il padre della piccola vittima torna poi a confutare l’esame del Dna fatto sugli slip con tracce di sangue di Cristina dal quale è stato accertato che il capo non fu mai indossato da Michele.
Secondo Capoccitti «non si sono fatti gli ulteriori accertamenti sul Dna richiesti dall’Accusa e il risultato del Dna effettuato su quelle mutande lascia perlomeno molti dubbi. E non è con i dubbi che si emettono sentenze».
Capoccitti commenta, infine, negativamente «l’intromissione di politici locali, e non, in questa vicenda. Costoro farebbero meglio a preoccuparsi di ben amministrare la cosa pubblica».
Le dichiarazioni del papà di Cristina si riferiscono a certe prese di posizione di esponenti politici che avevano sollecitato il Ministro di Grazia e Giustizia affinché per l’omicidio di Balsorano, alla luce delle recenti novità, venisse presto avviata la procedura per la revisione del processo principale.


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