Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 92

Giuseppe Capoccitti

92. IL PADRE DI CRISTINA: «VERGOGNOSA CAMPAGNA DI STAMPA» – 11. 2. 1998
«No egregio assassino, non voglio la tua testa. Semplicemente vorrei che dicessi la verità. Non come hai fatto nel corso della lunga intervista rilasciata alla Rai, dove si è capito perfettamente dalle tue parole, dalle tue tante bugie, che sei tu l’assassino di mia figlia».
Così il padre di Cristina Capoccitti ha commentato ieri, in una nota, le dichiarazioni rilasciate dal cognato Michele Perruzza. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 84

Giuseppe Capoccitti (a destra) assiste al processo di Sulmona

84. IL PADRE DI CRISTINA: «LA VERITA’ E’ SCRITTA» – 2. 7. 1997
Per tutta la durata dell’udienza di ieri ha preso freneticamente appunti. Giuseppe Capoccitti, il padre della piccola Cristina, ieri non ha perduto una battuta. Appena arrivato ha chiesto di incontrare il presidente Bonavitacola: «Gli ho scritto una lettera- ha detto-, mi sembrava giusto presentarmi».
Ma Bonavitacola, aprendo l’udienza, ha deciso di acquisire agli atti la lettera (un durissimo atto di accusa contro Michele Perruzza) senza però leggerla, giudicandola presentata «da una parte estranea al processo». …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 82

Giuseppe Capoccitti, al centro, durante il processo di Sulmona

82. «STATE DIFENDENDO UN PEDOFILO» – 28. 6. 1997
Nell’ormai caso riaperto del delitto di Balsorano, scende in campo, con una clamorosa iniziativa, il padre della povera vittima.
Giuseppe Capoccitti, il padre della piccola Cristina, ha scritto una lettera (che pubblichiamo integralmente) per tornare ad accusare del delitto suo cognato, Michele Perruzza. Non solo. Capoccitti chiede di avere “voce” nel processo- satellite davanti al Tribunale di Sulmona. …

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Il saggio “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” – Capitolo 38

Giuseppe Capoccitti, padre di Cristina, durante un’udienza del processo

38. «DIMENTICARE E’ IMPOSSIBILE, TANTOMENO PERDONARE» – 19. 11. 1991
«E va bene… Va bene, accetto di parlare con lei. Ma per favore non venga a casa mia. Non abbiamo mai ricevuto giornalisti nella nostra nuova casa di Avezzano e non faccio eccezioni».
Dopo tante insistenze, alla fine Giuseppe Capoccitti s’è lasciato convincere a fare quattro chiacchiere col cronista alla vigilia del processo di secondo grado. Era contrario, restio, non voleva: «Non ho bisogno di pubblicità – dice -, né di recitare per forza il ruolo strappalacrime del padre della piccola Cristina, né di fare il protagonista a tutti i costi. Cosa vuole che possa dire il padre di una bellissima bambina che non c’è più perché è stata assassinata? Me lo dica lei: cosa posso dire?». …

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