
«Dovevamo capirlo prima. A ben riflettere, i segnali che loro ci hanno mandato erano chiarissimi. Ma noi li abbiamo interpretati con la nostra testa. Stupidi, siamo stati degli stupidi». Il sovrintendente s’era seduto, affranto, sullo scalino del mausoleo di Celestino V nella navata opposta a quella della Porta Santa brulicante di pellegrini ignari di quanto era avvenuto. …