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"Pane e Frittata": Fotofinish 10-5-1992

Rubrica di satira sportiva di Tom Maso



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Comunque vadano le cose, la Scavolini ha vinto il suo scudetto resuscitando nel momento più difficile della sua gloriosa storia. Detto questo, c'è purtroppo da constatare che i dirigenti neroverdi non hanno ancora imparato la lezione, continuando a far regali a chi, oltretutto, non li restituisce. Parliamo delle concomitanti con i cugini del calcio che giocano nell'Interuffici. E' sempre la Scavolini a piegarsi. Anticipando al mattino col Piacenza, non solo L'Aquila Rugby ha perduto la faccia rischiando di scivolare verso la retrocessione, ma ha anche lasciato quei due maledetti punti che, forse, l'avrebbero potuta portare in semifinale. Ora, per la partita decisiva, nuovo favore ai cugini (che non stanno mica lottando per lo scudetto), nuova perdita di incassi e nuovo favore agli avversari che se si fosse giocato di domenica, già si sapeva, avrebbero dovuto fare a meno di una pedino fondamentale.

Errare è umano, perseverare è Alberoniano. Ma forse anche Alberone è rimasto spaventato dalla minaccia del presidente dell'Aquilazzurra Calcio, Mago Scirce, che più volte ha detto "Ce ne andiamo al Flaminio", insultando così sia l'onore del nome dello stadio che si chiama (non dimentichiamocelo) Tommaso Fattori, sia tutti gli aquilani. Un sogno, giocare al Flaminio, per coronare il quale il presidente Mago Scirce ha imposto all'Aquilazzurra di arrivare per forza al pre-spareggio. Tommà, fa quaccheccosa.