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IL GRANDE CUORE DEGLI ABRUZZESI DELLA COSTA



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FRANCAVILLA - Grazie, grazie, grazie! Altro non si sente dire lungo tutta la costa abruzzese dagli sfollati aquilani. Dopo l'onda fortisima d'emozione e di dolore per l'apocalisse, il clima della Pasqua ha finito col fare da moltiplicatore ad una solidarietà che non ha precedenti in Italia. Abruzzesi, brava gente!

Tantissimi i casi da raccontare che vengono segnalati. Come quello delle titolari del "Saturno Beach Club" di via Riviera n.16 a Pescara, Carla e Marina Bucciarelli, che hanno sfamato per due giorni un grosso nucleo familiare di sfollati dopo averlo incontrato per caso sul lungomare. O come il titolare del ristorante "Apollo 12" che ha offerto sontuosi pranzi di Pasqua a quelli che erano clienti e che, oggi, sono sfollati vestiti Caritas. O come gli abitanti di Alba che hanno organizzato una megafesta di Pasqua in strada cucinando per trecento persone: è finita a cantare e quando un gruppo di sfollati ha intonato la mitica canzone "S'è fatto notte e ju porcu non reve'" la commozione ha preso tutti alla gola e c'è pure scappata una megarisata perchè ancora non si riesce a fare la seconda benedetta strofa di questa canzone.

Eppoi la grandissima organizzazione della macchina di solidarietà. E' come che l'avessero fatto da sempre. A Francavilla c'è un punto di smistamento viveri e vestiario presso la parrocchia della chiesa di Sant'Alfonso. Signore gentilissime si sono trasformate in commesse di negozio di abbigliamento («Ma no, questa taglia non le sta bene... prenda quest'altra») o di supermercato («Quanti siete in famiglia? Serve del sapone per i piatti? No, per la lavastoviglie non abbiamo pasticche»). Arriva un tossicodipendente della zona: servono con la massima gentilezza anche lui («Pure lui è un terremotato, ma della vita...»).

Un altro punto di smistamento, questa volta soltanto di viveri, è presso la stazione ferroviaria. Basta dire di quante persone è il nucleo familiare e se ci sono o meno bambini piccoli che in dieci secondi ti consegnano uno scatolone di viveri ed uno di saponi, carta igienica, dentifricio, sapone intimo. Lo Stato c'è, ma c'è anche la solidarietà della gente. Abruzzesi, brava gente!

E come tutte le altre località adriatiche, che hanno aperto le braccia ai profughi dell'Aquila e di altri centri interni, anche Silvi Marina ha dimostrato una generosità e uno spirito umanitario davvero degni di nota. Nel palazzetto dello sport è stata celebrata una messa dedicata agli aquilani presenti, che hanno partecipato commossi in tantissimi. La municipalità ha quindi offerto simboli e doni pasquali ai presenti. Il gran cuore degli abruzzesi della costa è stato dimostrato più volte, durante la settimana, fin dai primi momenti della fuga in massa dall'Aquila, da dove si sono mosse verso il mare almeno 22.000 persone, alloggiate in alberghi, residence, case in fitto e case estive di proprietà degli stessi sfollati. Ovunque vi sono iniziative, azioni di solidarietà, accoglienza, sconti, disponibilità.

E' talmente efficiente la macchina che molti cominciano a chiedersi fino a quanto può durare questo "paradiso" dopo aver visto cosa è l'inferno. I problemi, inevitabilmente, si avranno quando, forse già a maggio, comincerà la stagione balneare e soprattutto si avranno esigenze di alloggio per i Giochi del Mediterraneo. Molti posti-letto alberghieri sono prenotati. Sarà possibile convincere gli albergatori a tenere gli ospiti attuali? C'è chi risponde semplicemente e con sincerità: dipende da quanto saranno pagati per le loro camere, da chi e in quanto tempo. Non si può chiedere l'impossibile quando c'è il business. Abruzzesi, brava gente!

Angelo De Nicola