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Emigranti, un monumento a Centurelli per ricordarli



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L'AQUILA - Un monumento che celebri gli emigranti della Piana di Navelli e della zona pedemontana del Gran Sasso aquilano proprio nel luogo che segnò lo snodo non soltanto di chi emigrava ma anche di chi ”migrava” come pastori e braccianti. Un luogo di sofferenze e di addii, ma di speranze e di ritorni. Questo l’ambizioso progetto che un nutrito Comitato (formato da tutti i sindaci della zona e presieduto dall’onorevole Franco Marini) vuole realizzare sull’onda dell’idea lanciata dal professor Arturo Conte e da alcuni suoi amici.

Il luogo scelto, magico e significativo assieme, è la Madonna dei Centurelli, la meravigliosa chiesa che fu luogo simbolo dei pastori e degli emigranti. Punto cardine, dunque, di un emigrazione che fu massiccia dalla Piana se si pensa che la popolazione totale dei 12 Comuni (Barisciano, Calascio, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Navelli, Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere e Santo Stefano di Sessanio), dai 19.186 abitanti del 1861 ebbe un picco nel 1911 di 23.097 crollando a 6.551 (col record negativo di 153 anime di Carapelle) nel 1988.

«Perchè Centurelli? Ricordo- commenta il professor Conte che presiederà il Comitato operativo di cui è segretario Ottaviano Fonzi- che mio padre, autista, raccoglieva davanti a quella chiesa chi partiva per Napoli per imbarcarsi. Una chiesa dove si teneva una festa religiosa, per l’Ascensione, ed una laica per il Primo Maggio, ma era la stessa gente che festeggiava. Una chiesa simbolo anche per i pastori che da Campo Imperatore portavano le greggi nelle Puglie. Un punto di raccolta anche per i braccianti. Emigranti e migranti: di loro sono rimaste solo le ombre. Perciò vogliamo onorarli con un monumento. Fissare la memoria. Proprio qui».

Il progetto del monumento, il cui costo è stato ipotizzato attorno a 40mila euro, è stato affidato al maestro Augusto Pelliccione. Tecnicamente avrà un basamento in pietra con sopra una ruota sulla quale si staglierà la scultura in bronzo una figura di un viandante con zaino e bastone per un’altezza totale di quasi quattro metri. Il Comitato chiederà contributi a privati e enti da versare su un conto corrente postale (ccn n. 64526502 intestato a Daniele Leonello e Andreucci Mario- Pro comitato). «Un monumento come debito di riconoscenza- conclude Conte- a ricordo della lotta epica combattuta sotto tutte le latitudini, tesa sì al miglioramento delle condizioni economiche, ma soprattutto al riconoscimento dei valori sociali e civili che finalmente li vedevano realizzati come persone».

Ecco i sindaci che fanno parte del Comitato d’onore presieduto dall’onorevole Franco Marini: Panone Domenico, Mongelli Corrado, Di Vincenzo Berardino, Volpe Federica, Mucciante Luciano, Ciuffini Dionisio, Colangelo Mauro, Federico Paolo, Di Marco Francesco, Gualtieri Giancaterino, Costantini Gianni e Aloisio Antonio. Fanno parte invece del Comitato operativo: Panone Domenico (Barisciano), Antonacci Mario, Matarelli Antonio e Zara Walter (Calascio), Andreucci Mario, Blasini Paolo e Fonzi Ottaviano (Caporciano), Di Cesare Domenico (Carapelle Calvisio), Mucciante Mario e Mucciante Renato (Castel del Monte), Ciuffini Dionisio (Castelvecchio Calvisio), Pulcini Alido (Collepietro), Ardizzola Giuseppe, Giampietri Mario, Torlone Luigi (Navelli), Cicerone Vincenzo, Fabi Adriana e Nolletti Maria Pia (Prata d’Ansidonia), Lattanzio Francesco, Liberatore Domenico e Patrizio Giustino (San Benedetto in Perillis), Aloisio Gabriele, Daniele Leonello e Maurizio Luigia (San Pio delle Camere), Diamante Altero (Santo Stefano di Sessanio).