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EUROPA, LA LEZIONE DEGLI SPAGNOLI



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dal nostro inviato MADRID - Il primo impatto (l'altoparlante dell'aeroporto che a raffica annuncia spaventosi ritardi nella partenza dei voli) è fuorviante. La Spagna è una nazione in piena corsa e sta facendo passi da gigante trainata dalla voglia di emergere delle sue regioni che puntano dritto all'Europa. È stata una bella idea quella di andare a confrontarsi con la Spagna. Se la nazione iberica è cosi brava ad intercettare finanziamenti comunitari, una ragione deve pur esserci. Questo il ragionamento che ha spinto la Regione Abruzzo ed il Ris abruzzese (vedi scheda qui a fianco) ad organizzare la scorsa settimana un viaggio di studio in alcune delle regioni spagnole che più significativamente si stanno imponendo all'attenzione della Commissione europea per la capacità di farsi finanziare progetti e di spendere i relativi fondi. Sì, perchè l'Abruzzo è una regione assai capace nello spendere i fondi disponibili a differenza, per esempio, della Calabria che pur avendo attivato uno dei tre Ris italiani, nel 1998 s'è persa per strada ben 800 miliardi di finanziamenti. Dove il sistema abruzzese (dagli enti pubblici, agli imprenditori, alle società di servizio) zoppica è proprio nel captare i fondi.

Cosa che, invece, agli spagnoli riesce a meraviglia: non sono in questo i "maestri" d'Europa come olandesi o tedeschi, ma proprio per tale ragione rappresentano il miglior termine di paragone per una regione italiana come l'Abruzzo che sta vivendo una fase di transizione dopo l'uscita, nel 1996, dall'"Obiettivo 1". Bravi gli spagnoli. Magari con escamotage "all'italiana" come quello della Regione (la Comunidad) di Madrid che pur essendo fuori dall'Obiettivo 1, in sostanza ne beneficia ugualmente poichè gli investimenti avvengono nella zona industriale confinante della Regione Castilla-La Mancha che invece è sotto l'"ombrello" comunitario. A beneficiare delle ricadute (in termini di sviluppo, tecnologia e occupazione) è Madrid. In pratica, è come se un progetto abruzzese fosse realizzato a Montenero di Bisaccia al confine con il Molise ("Obiettivo 1").

"Sveltine" ma anche lungimiranza. Come accade per l'Università di Alcalà, a 40 chilometri da Madrid: nello spettacolare "campus" (una cittadella nella città) costruito in soli venti anni, c'è pure uno straordinario edificio in cui è concentrato tutto il Politecnico. Di studenti se ne vedono pochini, ma le potenzialità di una simile struttura sono straordinarie. Ma a parte la Comunidad di Madrid, che è pur sempre la regione della capitale (come fosse il Lazio, per intendersi), anche le altre zone meno industrializzate stanno puntando tutto sull'innovazione facendo rotta su Bruxelles. Si muove anche la Galizia (Obiettivo 1), regione a Nord-ovest che produce il 90% in Europa dell'ardesia, il cui Ris con sede a Santiago de Compostela ha messo in cantiere (e fatto finanziare) molti progetti. Così come pure ha fatto la regione di Castilla- La Mancha (Obiettivo 1), una zona che potrebbe essere davvero la "gemella" dell'Abruzzo visto che è divisa in 5 province, con un totale di 1 milione e 700 mila abitanti ma con un territorio sette volte più esteso.

Proprio a Toledo, nel corso del cordialissimo incontro tra le delegazione abruzzese ed il Ris locale, il direttore del Ris Abruzzo, l'ingegnere Ercole Cauti, ha esposto i tre progetti-pilota abruzzesi: quello che punta su una qualità della pubblica amministrazione (gli imprenditori lamentano difficoltà nella eccessiva burocratizzazione per esempio nelle pratiche per la certificazione di qualità); quello sulla formazione professionale che prevede una delega alle grandi imprese affinchè formino il personale delle piccole imprese dell'indotto; e, infine, quello su una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro che per molte imprese rappresenta un costo e che invece potrebbe determinare una risorsa soprattutto per l'abbattimento dei costi sociali. Progetti ed idee, ha detto Cauti, che potrebbero trovare ulteriore terreno fertile grazie ad una cooperazione internazionale. Magari con le regioni spagnole dentro l'Obiettivo 1 cosicchè anche l'Abruzzo, con un partenariato, possa avere dei vantaggi ed arrivare alla torta miliardaria dei fondi comunitari. Gli spagnoli, nonostante quell'aria sonnacchiosa tipica delle loro "sieste", dalle parole sono passati ai fatti. A Santiago, città con meno di centomila abitanti di cui 36mila studenti, c'è un piccolo aeroporto. Collegato però quotidianamente con le principali città del paese.