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ALL'AQUILA C'E' INVECE UN'ACCADEMIA TRA I MAESTRI STORARO E LA CANONERO



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L'AQUILA - Un ex ospedale psichiatrico con vista sulle montagne L'Aquila vanta, da quasi un decennio, un'"Accademia internazionale per le arti e le scienze dell'immagine". Una scommessa pionieristica è diventata una realtà importante, una scuola di livello universitario per la quale, ad affiancare il corpo docente con incontri e seminari, transitano personaggi illustri come il direttore della fotografia Vittorio Storaro, lo sceneggiatore Vincenzo Cerami, le costumiste Milena Canonero e Franca Squarciapino e tanti altri. Il valore di questa esperienza, nata da un "sogno" del suo fondatore Gabriele Lucci, ha valicato non solo le montagne abruzzesi ma anche i confini nazionali: l'Accademia è in questo campo una delle strutture più all'avanguardia in Europa, tanto da imporsi all'attenzione del mercato dell'industria americana dell'audiovisivo.

Uno dei "guru" del settore, Jim Morris della "Lucas film" (effetti speciali di Titanic), qualche mese fa è venuto all'Aquila per tenere un seminario e allacciare rapporti di interscambio. La sede dell'Accademia dell'Immagine è nel parco della Basilica di Collemaggio, in uno degli edifici del vecchio ospedale psichiatrico. E' dotata di un set e di tutte le tecnologie più moderne comprese quelle digitali. Il suo obiettivo di formazione è quello di offrire un approdo professionale a tutti quei giovani che, interessati alla cultura dell'immagine, non trovavano spazio nelle istituzioni universitarie.

A interpretare questa esigenza è stato appunto Gabriele Lucci; più di vent'anni or sono fondò l'associazione "Lanterna magica", attraverso la quale dette vita alla manifestazione "Una città in cinema" che, per un periodo dell'anno, trasformava L'Aquila in un enorme set cinematografico. Da questa esperienza, Lucci ha tratto l'idea e il progetto dell'Accademia che, nel 1991, è stata riconosciuta con una convenzione dall'Università dell'Aquila. "Abbiamo risposto spiega ad una domanda crescente proponendo un corso di studi che decodifichi l'"immagine" in tutte le sue sfaccettature, dal cinema agli audiovisivi al multimediale, strizzando ovviamente l'occhio al mondo dell'industria e, dunque, del lavoro. La risposta è stata ed è entusiasmante". Attualmente gli iscritti sono più di cento: ragazzi provenienti da tutta Italia e anche dall'estero. Il corso dura cinque anni, i docenti per metà vengono dall'università e per l'altra metà dall'industria del settore.