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TRADIZIONALE INTERVISTA ”AL CAMINETTO” AL SINDACO



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«Il '99, numero magico per noi aquilani, sarà sicuramente l'anno dell'Aquila. Nel quale saranno poste le basi di una città completamente nuova, rimodellata». Nella sua prima intervista ”al caminetto” («Definizione che non mi piace, sa di stantio») col Messaggero, il sindaco dell’Aquila, Biagio Tempesta, dà l'impressione di essere un po' stanco («Sono stati mesi di lavoro intensissimo, ho messo le mani ovunque») ma anche soddisfatto del primo mezzo anno di amministrazione.

Domanda: Sindaco, il ”caminetto” è un'immagine che le piace perchè sa di stantio. Eppure, sono anni che nelle tradizionali interviste di bilancio di fine anno col primo cittadino, si parla sempre degli stessi, stantii problemi: discarica che non c'è, mepaparcheggio da aprire, piscina chiusa, traffico soffocante....
Risposta. «È vero. L'Aquila è affetta da metastasi decennali difficili da curare e ancor di più da guarire. Se solo avessi saputo quale eredità avrei raccolto, l'avrei accettata, come si dice in gergo legale, col beneficio d'inventario».

D.: Anche lei, come fece Centi, parla dunque di macerie?
R. «Ho trovato una macchina comunale non all'altezza del confronto addirittura con l'Europa ed un bilancio esausto, per giunta ”ingessato” dal pignoramento di 9 miliardi della ditta ”Guerrato”. Quanto al bilancio, vere e proprie alchimie ci hanno consentito di fare salti mortali».

D.: Quanto, invece, alla macchina comunale, qualcuno ha parlato di ”purghe” visti i cambiamenti di figure-chiave dell'amministrazione...
R. «Si fa presto a dire purghe. Erano trent'anni che non si metteva mano alla riorganizzazione che, è chiaro, passa anche attraverso il rinnovamento di certe figure. Ma non è questo, a mio modo di vedere il punto. Anche con i sindacati abbiamo stretto un accordo per fare dei corsi do aggiornamento per i dipendenti che, mi pare, stanno riscoprendo l'orgoglio della loro particolare funzione, cittadini al servizio dei cittadini».

D.: Torniamo alle ”metastasi”: il megaparcheggio. Lei ha convocato una riunione con tutte le parti interessate ai lavori. Perchè?
R. «Come sindaco sono anche un cittadino che vuol sapere a che punto stanno i lavori del megaparcheggio, di che cosa c'è bisogno o c'è da fare. Potrà sembrare strano, ma dei vari gravi problemi non esiste un dossier del sindaco e, dunque, occorre andare a ritrovare carte e documenti sparsi qua e là».

D.: Sì, ma il megaparcheggio apre o no?
R. «Ogni giorno, quando esco dal Municipio e giro per la città, mi viene posta questa domanda. Dopo questa riunione potrò essere più preciso. Nè, come qualcuno afferma, è un problema di poltrone: intendiamo agevolare il lavoro del già costituito Consorzio ma riteniamo assurdo che il Comune non abbia un proprio rappresentante in seno a questo organismo».

D.: Il meparcheggio tarda ed il traffico impazzisce...
R. «Non potrebbe essere altrimenti visto che le auto aumentano e le strade restano sempre quelle. Oltretutto molti cittadini non sono ben educati al problema visto che si porterebbero l'auto al terzo piano, magari in salotto. Stiamo studiando soluzioni senza ignorare il lavoro fatto dalla Sintagma sotto la precedente amministrazione».

D.: E la discarica?
R. «L'ottimo lavoro fatto dai consiglieri Galletti e Succitti dimostra che si può evitare di fare una discarica in senso tradizionale, puntando su un impianto di smaltimento col quale, la società che lo gestirà, potrebbe addirittura guadagnare vendendo i rifiuti. Nel frattempo abbiamo abbassato il costo del trasporto dei rifiuti da 107 lire a 85 e stiamo approntando una nuova gara. Non mi pare poco».

D.: E la piscina?
R. «A breve sarà restituita alla città. Di persona ho affrontato e risolto, insieme con l'assessore, l'assurdo problema della vasca corta di 3 centimetri. Ora stiamo studiando le ipotesi di gestione che potrebbe anche essere affidata ad una società mista».

D.: L'ottimismo non le manca. Il '99 sarà davvero l'anno dell'Aquila?
R. «Sì. Questa città risorgerà. Anche sotto il profilo culturale. Voglio istituire un premio al cittadino che nel corso dell'anno si è particolarmente distinto in qualche campo. E stiamo stringendo i tempi per creare una consulta della cultura. Senza contare che in primavera faremo gli Stati generali: ogni cittadino potrà dire la sua. Nell'interesse della città».