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L'AQUILA, QUI NASCE IL TELEFONINO DEL DUEMILA



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L'AQUILA - Se l'Italtel ha deciso imporsi quale leader nella produzione di alta tecnologia, nell'ambito di questo progetto L'Aquila ha giā assunto il ruolo della capitale. L'incoronazione del capoluogo abruzzese č avvenuta ieri mattina con l'inaugurazione della nuova linea di produzione dello stabilimento della "Tecnoelettronica", societā collegata all'Italtel con sede, appunto, all'Aquila. Uno stabilimento, come ha sottolineato l'amministratore delegato dell'Italtel Spa, Salvatore Randi, "tra i migliori nel suo genere in Europa" soprattutto per il suo elevatissimo grado di automazione. Cosa č Tecnoelettronica. La linea di produzione inaugurata ufficialmente ieri č il completamento dello stabilimento che occupa un'area di 15 mila metriquadrati dei 230 mila (70.000 coperti) dell'insediamento aquilano dell'Italtel.

Tecnoelettronica venne iniziata nel 1986, con l'obiettivo di operare nel campo dell'interconnessione elettronica progettando, sviluppando e producendo i cosiddetti "circuiti stampati", che sono la spina dorsale dell'alta tecnologia necessaria per le telecomunicazioni, per l'informatica, per i sistemi aerospaziali, per l'automazione industriale e degli autoveicoli. I circuiti stampati, come č stato illustrato ieri nel corso della visita dello stabilimento, vengono costruiti con sofisticatissime tecniche (addirittura con una larghezza di 75 micron, dove il micron č un millesimo di millimetro) da una linea di produzione automatica ("una vera e propria fabbrica automatica" l'ha definita l'amministratore delegato Tecnoelettronica, Silverio Fontana) sulla quale personale specializzato lavora 24 ore su 24 e, a regime, potrā produrre 100 mila metriquadrati di circuiti stampati a doppia faccia e multistrato. Gli addetti attualmente sono 250 ed il fatturato del 1996 č stato di 80 miliardi.

L'Italtel all'Aquila. Con la nuova linea di produzione di Tecnoelettronica, l'Italtel ha completato il totale trasferimento nello stabilimento aquilano della sua produzione di circuiti stampati. Negli impianti di Milano verranno infatti prodotto soltanto prototipi. Non č un fatto da poco. L'importanza strategica dello stabilimento aquilano č stata ribadita da Randi, anche in considerazione del fatto che dei 2.100 addetti attualmente occupati circa 300 sono impegnati nel settore della ricerca sviluppo e dell'innovazione tecnologica, con missioni specifiche in particolare nel campo dei sistemi di trasmissione e telecomunicazioni per la difesa. Un settore, quest'ultimo, che č confluito dall'inizio del 1997 nella nuova societā partecipata Mid (Marconi Italtel Difesa) che occupa complessivamente 150 dipendenti di cui 90 nello stabilimento abruzzese.

Occupazione e pari opportunitā. "Certo non ci facciamo grandi illusioni- ha detto ieri Randi- ma i tempi neri per l'Italtel sembrano essere passati". Il riferimento, oltre che alla possibilitā di investimenti e di nuovi sbocchi sui mercati di tutto il mondo, č stato soprattutto l'occupazione. Dal primo luglio scorso al 31 marzo, Tecnoelettronica ha assorbito 90 giovani, cinquanta dei quali aquilani specializzati nell'Universitā e nelle scuole professionali del capoluogo. Una bella boccata d'ossigeno, considerato anche che per il futuro sono previsti altre 70 assunzioni. Ma non č il solo motivo d'orgoglio sottolineato dall'Italtel. "Abbiamo sviluppato un progetto di vera pari opportunitā- ha detto Giovanni Marulli, responsabile dell'Italtel del comprensorio industriale dell'Aquila-: il 60 per cento del nostro personale č donna. Un bel risultato, mi pare". Infine, sono rosee le previsioni per il prossimo bilancio: "L'Italtel chiuderā in attivo il bilancio 1997- ha annunciato Randi-. Sarā un utile "decoroso" per un'azienda industriale" ha sostenuto Randi senza fornire cifre sulla previsione di bilancio, limitandosi a rilevare come "dopo il pareggio dello scorso anno, il ritorno all'inchiostro nero testimonia la ripresa costante del gruppo".