AL WALEED, PRINCIPE DEL FUCINO
AVEZZANO - Parte da Ortucchio la scalata alla Fininvest del principe arabo Al Waleed. Sfruttando la stazione per trasmisioni spaziali di Telespazio (realizzata nel territorio del piccolo Comune di Ortucchio nella Piana del Fucino), una della persone più ricche del pianeta (si dice abbia 20 mila miliardi liquidi) è diventata in poco tempo ”il Berlusconi del mondo arabo”. All’interno del perimetro di Telespazio, fin dall'ottobre del ’93 il principe ha messo in piedi la ”Art” (Arab radio television), una stazione televisiva che trasmette programmi via satelite verso il Medio Oriente e verso l'Europa. Ben quattro i canali irradiati verso il mondo arabo: il primo di cultura e varietà, il secondo solo di sport, il terzo dedicato ai bambini ed il quarto solo film. Verso l'Europa, invece, viene sfruttato un solo canale, al momento ancora in via sperimentale.
La produzione, curata dalla società ”Kid.Co” (con sede a Milano), è realizzata in Egitto. La diffusione avviene dalla stazione del Fucino dopo la presentazione dei vari programmi fatta da graziose ”signorine buonasera”, rigorosamente arabe. A medio termine, la Art per la quale nella Marsica già lavorano un centinaio di addetti (la metà dei quali arabi) vorrebbe sia sfruttare 25 canali satellitari (puntando però maggiormente sull'Europa), sia avviare la trasformazione in pay-tv, nonchè acquistare una struttura ad Avezzano per realizzarvi studi di produzione per i quali, attualmente, la ”Kid.co” si ”appoggia” ad alcune emittenti Tv locali.
Su tali obiettivi, Al Waleed avrebbe deciso di stringere i tempi. Per questo, il principe ha visitato la ”Art”, per la prima volta, il 4 giugno scorso. La sfilata di Mercedes nere non poteva passare inosservata, anche se gli arabi si sono già fatti notare nel Fucino e ad Avezzano. A curare di persona gli interessi della Kid.Co, ci ha pensato finora lo sceicco Tarak Ben Hammar, che ha il 50% delle azioni della Art. Proprietario della ”Carthago Film” (la casa cinematografica con sede a Parigi che ha prodotto pellicole come ”Indiana Jones”) e ottimo amico di Berlusconi, lo sceicco Hammar è molto conosciuto ad Avezzano dove ha sbalordito anche le agenzie immobiliari locali con una singolare richiesta: «Compro 50 appartamenti, subito».
La produzione, curata dalla società ”Kid.Co” (con sede a Milano), è realizzata in Egitto. La diffusione avviene dalla stazione del Fucino dopo la presentazione dei vari programmi fatta da graziose ”signorine buonasera”, rigorosamente arabe. A medio termine, la Art per la quale nella Marsica già lavorano un centinaio di addetti (la metà dei quali arabi) vorrebbe sia sfruttare 25 canali satellitari (puntando però maggiormente sull'Europa), sia avviare la trasformazione in pay-tv, nonchè acquistare una struttura ad Avezzano per realizzarvi studi di produzione per i quali, attualmente, la ”Kid.co” si ”appoggia” ad alcune emittenti Tv locali.
Su tali obiettivi, Al Waleed avrebbe deciso di stringere i tempi. Per questo, il principe ha visitato la ”Art”, per la prima volta, il 4 giugno scorso. La sfilata di Mercedes nere non poteva passare inosservata, anche se gli arabi si sono già fatti notare nel Fucino e ad Avezzano. A curare di persona gli interessi della Kid.Co, ci ha pensato finora lo sceicco Tarak Ben Hammar, che ha il 50% delle azioni della Art. Proprietario della ”Carthago Film” (la casa cinematografica con sede a Parigi che ha prodotto pellicole come ”Indiana Jones”) e ottimo amico di Berlusconi, lo sceicco Hammar è molto conosciuto ad Avezzano dove ha sbalordito anche le agenzie immobiliari locali con una singolare richiesta: «Compro 50 appartamenti, subito».