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Volontariato, la Risposta di De Nicola alle Associazioni

A tutte le Associazioni di Volontariato del Comune dell'Aquila
LORO SEDI


Ho letto attentamente la lettera aperta ai candidati sindaci apparsa sull'ultimo numero del periodico "CSV Notizie" e sono veramente compiaciuto di dare risposte, spero soddisfacenti. Permettetemi però una piccola premessa che tende a ricordare, (a me stesso che svolgo il mestiere di cronista ed a voi tutti che "operate sul campo"), come sia di grande potenzialità nello sviluppo di rapporti sinergici tra due soggetti - ente pubblico e volontariato - la Legge 328 che riforma il sistema di sicurezza sociale nel segno della sussidiarietà e dell'integrazione dei servizi sociali legittimando i bisogni sociali e rendendoli esigibili.

La sua rilevanza attuativa risiede nell'importanza accordata alla programmazione locale configurando un sistema di Welfare locale solidaristico basato sulla corresponsabilità di tutti gli attori sociali (Enti Locali, volontariato, cooperazione sociale, sindacato......Chiesa). Il Piano di Zona che i Comuni devono predisporre, diviene lo strumento di programmazione locale che si realizza con la collaborazione concertata di tutti i soggetti attivi del territorio; quindi anche del volontariato. Una sfida epocale per entrambi i soggetti. Per il Comune, che deve valorizzare meglio l'apporto specifico del volontariato nella sua capacità di leggere i bisogni del territorio e dei cittadini e nell'interpretare la domanda. Per il volontariato che, oltre ad essere ispirato ai suoi tradizionali valori, è chiamato ad essere partner competente in grado di svolgere una funzione pubblica diretta, di esercitare finalmente un "ruolo politico", così come egregiamente chiedete.

Già questa premessa, solo in parte spero risponda alla necessità di "sviluppare percorsi comuni": certamente "la garanzia di un rapporto costante" non può essere assicurata dal solo coinvolgimento nei Piani di Zona. Dovremo ovviamente prevedere altre forme di compromissione diretta del volontariato, quali ad esempio la predisposizione concordata di progetti sociali innovativi da presentare alle Fondazioni Bancarie, alla Regione ai Ministeri, ecc.

Per tornare quindi alle specifiche richieste, sarebbe troppo semplice per me promettere "la luna nel pozzo". Ritengo però, che su alcune questioni di non difficile risoluzione, obiettivamente posso ipotecare la mia azione amministrativa:

"mi adopererò per la creazione di una consulta Comunale del Volontariato con la presenza di un membro per ogni associazione iscritta e non iscritta all'Albo Regionale del Volontariato ricadente nel nostro territorio comunale;
"nel tavolo di concertazione per l'elaborazione del Bilancio Comunale partecipato al primo posto siederanno i delegati di questa Consulta Comunale del Volontariato;
"mi risulta che il Comune ha dei locali inutilizzati; ebbene una parte di questi saranno destinati a favore della consulta e delle associazioni per le loro attività;

Ben sappiamo che meno dell'1% del Bilancio comunale è destinato alle Politiche Sociali. Insieme dovremo trovare nuovi canali di finanziamento che potranno sostenere la vostra lodevole attività, almeno, come dite nella vostra nota, "per le spese vive".

"I nuovi amministratori sono chiamati a costruire attente politiche sociali che mettano al centro la qualità della vita e la piena realizzazione dei diritti di cittadinanza"; quest'ambitissimo obiettivo lo dobbiamo programmare insieme attraverso le suddette forme di collaborazione, ma soprattutto attraverso un continuo e proficuo dialogo. La porta dello studio del Sindaco sino ad ora è rimasta chiusa; se sarò eletto, sarà aperta a tutti i cittadini ed in particolare alle associazioni di volontariato che interpretano in maniera egregia la solidarietà e la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte politiche. All'Aquila sono presenti circa 70 associazioni di volontariato a cui vanni ad aggiungersi varie associazioni di promozione sociale e diverse cooperative sociali: a queste realtà un'attenta amministrazione comunale deve guardare senza retorica, ma con quello spirito a cui voi stessi facevate riferimento ovvero quello della coltivazione dei rapporti umani.

La città dell'Aquila in questi ultimi 9 (nove) non ha per niente lavorato nella direzione della costruzione di una comunità solidale, ha guardato ad "interessi di bottega" senza pensare a migliorare le relazioni tra i cittadini portatori di proposte sociali: ha pensato solo ad aumentare il potere fine a se stesso.

Ora basta: il mio sogno così è nato e così sto cercando di portarlo avanti; tentando di trovare persone come voi disposte a cambiare le cose in questa città.

Vi ringrazio di vero cuore, la vostra lettera mi ha stimolato a proseguire e mi ha fatto capire che insieme sogniamo una città migliore. Io ci spero, anzi ci credo. Insieme possiamo farcela.

L'Aquila, 10 aprile 2007

Angelo De Nicola
Candidato sindaco
del Polo dei Moderati
al Comune dell'Aquila


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